L'Aquila: tangenti sul post-terremoto, 4 arresti

A quasi cinque anni dal sisma, emerge un sistema corrotto che permetteva di aggiudicarsi gli appalti per la ricostruzione. Tra gli indagati il vicesindaco.

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8 Gennaio 2014 - 09.12


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A quasi cinque anni dal sisma che l’ha distrutta, L’Aquila è scossa da una inchiesta per tangenti e appalti sulla ricostruzione del post-terremoto in Abruzzo. Quattro le persone arrestate, otto gli indagati tra cui l’attuale vice sindaco della città, Roberto Riga, all’epoca dei fatti assessore all’Urbanistica. Tredici le perquisizioni già effettuate dagli uomini della polizia, in abitazioni, ditte private e negli uffici del Comune.

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Le accuse sono di millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica ed appropriazione indebita. Le indagini effettuate da personale della Squadra mobile, in collaborazione con quelle delle Questure di Perugia e Teramo, hanno rivelato l’esistenza di un sistema di tangenti, tra il 2009 e il 2011 e in tutto il territorio, che permetteva ad alcuni imprenditori interessati alla ricostruzione, di pagare mazzette sia in denaro sia in moduli abitativi provvisori, a funzionari pubblici. In questo modo si aggiudicavano gli appalti sui lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma dell’aprile 2009, per un valore di circa mezzo milione di euro.

Alcuni degli indagati, inoltre, si sarebbero indebitamente appropriati, contraffacendo la documentazione contabile, di circa un milione e 250mila euro, relativi al pagamento di parte dei lavori. Oltre al vicesindaco, gli altri personaggi coinvolti sono Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonchè direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila. Ai domiciliari anche Daniela Sibilla, 38, dipendente collaboratrice del Consorzio beni culturali e già collaboratrice di Tancredi durante i suoi mandati di assessore, e Pasqualino Macera, 56, all’epoca funzionario responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno S.p.a. Oltre a Riga, gli altri denunciati sono Mario Di Gregorio, 45, direttore del settore Ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila, all’epoca dei fatti funzionario responsabile dell’ufficio Ricostruzione; Fabrizio Menestò, 65, ingegnere di Perugia, all’epoca direttore e progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di palazzo Carli, sede del rettorato dell’Università dell’Aquila; Daniele Lago, 40, imprenditore di Bassano del Grappa, Ad della Steda Spa, aggiudicataria di alcuni appalti.

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