Forconi o forcaioli?
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Forconi o forcaioli?

Troppi comportamenti irresponsabili e difese dei privilegi di casta, in Italia. Da parte di quelle stesse persone che oggi li imputano alla politica.

Forconi o forcaioli?
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14 Dicembre 2013 - 12.54


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di Federico Klausner

La gente protesta e ha ragione. Abbiamo la peggior classe politica d’Europa, vergognosa per quella che resta comunque la decima potenza economica del mondo. Una classe politica corrotta, senza differenza di colore partitico, né di zona geografica, come risulta dalle recenti indagini sull’uso improprio dei fondi dei gruppi nei vari Consigli regionali. Ogni volta che si solleva un coperchio, c’è la garanzia di trovarvi del marcio. Aggiungo: inetta, incapace, timorosa, bloccata da veti incrociati, che cadono unicamente quando si tratta di difendere interessi comuni, di casta appunto, sui quali magicamente si sprecano accordi all’unanimità, o quasi.

Ognuno ha quello che si merita

Detto questo, ogni Paese ha la classe politica che si merita e che è lo specchio della società. Dobbiamo tenerlo sempre a mente. In troppi in Italia hanno avuto comportamenti irresponsabili, antisociali ed egoisti. In troppi hanno difeso i propri privilegi di casta, né più né meno di quello che ora imputano alla politica. In quanti all’ombra di questa classe politica hanno vissuto alla ricerca delle stesse scorciatoie, astuzie, privilegi, elusioni, furti? Non pagare le tasse è rubare dalle tasche di chi le paga. Le false autocertificazioni per la riduzione delle tasse scolastiche non è nulla di diverso da mettere a nota spese i mutandoni verdi di Cota.

Un minimo di autocritica

Per superare la situazione in cui sventuratamente ci troviamo un minimo di autocritica rivolta ai nostri comportamenti e ai politici che abbiamo eletto, magari perché ci hanno fatto credere per 20 anni che si sarebbe potuto vivere senza pagare le tasse e sdoganato ogni tipo di comportamento irresponsabile, è doverosa.

Osceni forconi

Dopodiché la esasperata “Rivolta dei Forconi”, che ha visto scendere in piazza frange antagoniste e movimenti di destra estrema, tifosi delle curve e allevatori, partite iva e lavoratori licenziati, disperati e attori, su cui Grillo e Forza Italia cercano di mettere un cappello, ha molto di osceno.
Perché mette in campo come in una radiografia, quello che si trova nel profondo della pancia della gente, dove si mescolano rabbia cieca e pulsioni velleitarie, voglia di tirare cazzotti non importa a chi e sfasciare non importa cosa.

La disinformazione della tv

Solo che le radiografie dovrebbero essere lette con l’aiuto di un medico. E dare il microfono a sedicenti “signor Luciano” – come ha fatto Porro nel programma televisivo Virus su RAI 2 – lasciarlo vomitare una serie allucinante di luoghi comuni pericolosi e razzisti, di concetti scomposti, di argomentazioni prive di ogni nesso logico, per poi liquidarle con: “Se la buttiamo sul gruppo Bildenberg non la finiamo neanche alle 5 di mattina. Ma ora Salvini deve rispondere alle obiezioni della piazza…” è un pessimo servizio che si fa all’informazione e soprattutto alla convivenza pacifica.
Perché Porro non può non sapere che tutto ciò che passa per Tv, se non contestato, corretto, sconfessato, ha di per sé una valenza fattuale.

Abbiamo già dato

E sentire il signor Luciano disquisire di “grandi banchieri sionisti internazionali, che cercano di fare dell’Italia… da prendere il buono dell’Italia, questo è semplicissimo lo sanno tutti…”, senza un minimo intervento da parte del conduttore, ha il suono sinistro della giustificazione delle leggi razziali, su cui il nazismo ha creato il suo consenso e una delle tragedie della storia dell’umanità.

Per frasi come queste, non contrastate sul nascere, il nome dei miei nonni e dei loro familiari sta elencato sui muri della Sinagoga Pinka di Praga, tra gli altri 80.000 passati per i forni hitleriani. Grazie no, abbiamo già dato.

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