Don Ciotti: morti che pesano su coscienza di tutti
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Don Ciotti: morti che pesano su coscienza di tutti

Il presidente di Libera interviene sulla tragedia di Lampedusa ed esorta la politica a dare risposte concrete: l'Italia convochi sull'isola un Consiglio d'Europa.

Don Ciotti: morti che pesano su coscienza di tutti
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3 Ottobre 2013 - 17.30


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“Proviamo un immenso dolore per queste morti innocenti”. Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera interviene con una nota per commentare l’ennesima, immane tragedia dei profughi al largo di Lampedusa. “È una triste storia che continua e anche le parole sono stanche” aggiunge Ciotti che ammonisce: “Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E dovono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione”.

Secondo il presidente di Libera la politica deve intervenire con gesti concreti per dare una speranza a queste persone vittime delle false promesse: “Bisogna creare le condizioni affinché – dice Ciotti – chi fugge dalla disperazione, dalla fame, da situazioni di miseria e povertà possa trovare accoglienza, ma anche libertà e dignità. Alla politica chiediamo un atto di coraggio: abbandonare la facile strada del consenso per imboccare quella difficile ma feconda della giustizia sociale. Una politica – conclude – che sia capace di trasformare quelle paure in speranze”.

Don Ciotti ricorda quindi che “nessuno, sull’immigrazione, ha la ricetta in tasca”. Ma il forte elemento multietnico della nostra società è una realtà di fatto. Piaccia o dispiaccia a qualcuno. E questo, prosegue, “ci impone di trovare il difficile punto di equilibrio tra accoglienza e legalità”. Per il presidente di Libera “è in gioco lo sviluppo sociale, economico e culturale di un Paese che è stato migrante, che ha proteso in passato le sue mani trovandone altre pronte ad afferrale”. A tal proposito, conclude, “l’Italia chieda la convocazione del consiglio Europeo sull’isola di Lampedusa, per un coinvolgimento vero, concreto dell’Europa in un luogo di accoglienza, di solidarietà e di dialogo interculturale”.

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