“Ho sbagliato, ho ecceduto, lo ammetto e mi scuso”. Così il vicesindaco di Diano Marina (Imperia) Cristiano Za Garibaldi fa le sue scuse al ministro per l’integrazione Kyenge dopo che su Facebook l’aveva paragonata a una prostituta. “La dichiarazione pubblicata sul mio profilo personale di Facebook nei confronti del ministro Kyenge è stata di cattivo gusto e offensiva – scrive Garibaldi -. Un’affermazione giunta al termine di un paio di mesi stressanti per l’amministrazione di Diano Marina e per le tasche mie e di tutti gli imprenditori italiani chiamati nei giorni scorsi a pagare contributi, ritenute, Iva”.
In questo contesto, prosegue il post di Garibaldi, “l’esternazione del ministro Kyenge, nella quale dichiarava che era immorale che gli italiani non affittassero le loro seconde case ai nomadi, mi ha colpito profondamente perché esprimeva pensieri per me offensivi e scioccanti, e mi chiedo se sia sufficiente essere garbati per non offendere e calpestare la dignità altrui”. Garibaldi invita il ministro a Diano Marina: “Scoprirà una città ospitale e laboriosa, che vive di turismo e di affitto delle seconde case ma con aziende che cominciano a chiudere e operai, comunitari e non, a spasso. Scoprirà anche molti italiani con le loro famiglie e i loro drammi sopportare con dignità il peso dell’indigenza. Allora il ministro Kyenge e la processione di benpensanti non daranno più peso allo sfogo di un vicesindaco preoccupato per la propria famiglia e per le famiglie della sua comunità. Resteranno solo pochi e piccoli speculatori, politici e non, e poi il nulla”.