È morto a 99 anni Laszlo Csatari, l’ungherese accusato di essere un criminale di guerra, a lungo in cima alla lista dei nazisti più ricercati.
Arrestato nel recente 2012, dopo essersi rifugiato in Canada alla fine della guerra e aver vissuto in Ungheria per almeno 15 anni, dagli anni ’90 in poi, era stato condannato a morte nel 1948 da un tribunale cecoslovacco.
Il procedimento penale a suo carico era iniziato in Ungheria circa due mesi fa. Il suo arresto è avvenuto grazie alle informazione del Simon Wiesenthal Center, che l’ha dichiarato il criminale nazista più ricercato.
Secondo le accuse, fra maggio e giugno 1944 l’accusato svolse un ruolo chiave nella deportazione di migliaia di ebrei verso i campi di sterminio nazisti da lui “intenzionalmente aiutata”. Csatary avrebbe picchiato e frustato i deportati e in un caso avrebbe impedito l’apertura di piccoli fori per l’aria in un vagone ferroviario senza finestre che trasportava 80 persone. Csatary, che si diceva innocente, fu condannato a morte in Cecoslovacchia in contumacia, nel 1993, dopo che repubblica Ceca e Slovacchia si sono separate, la condanna è stata commutata in ergastolo da una corte slovacca.
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