La procura di Milano, per mano del pm Ferdinando Pomarici, ha firmato il decreto di esecuzione della pena con relativa sospensione nei confronti di Silvio Berlusconi, [url”dopo la sentenza di ieri della Cassazione”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=47426&typeb=0&Per-Berlusconi-la-condanna-e-definitiva[/url] che ha condannato l’ex premier per frode fiscale a 4 anni di reclusione di cui 3 indultati.
Il Cavaliere può usufruire della sospensione perché la pena da scontare è inferiore a tre anni. Il decreto è stato consegnato ai carabinieri, che ora lo notificheranno all’ex premier.
Berlusconi avrà poi trenta giorni di tempo (che partono dal 16 settembre) per chiedere, data la sospensione della pena, le misure alternative al carcere: l’affidamento in prova o gli arresti domiciliari. Ed è certo che il leader del Pdl non sconterà mai la pena in carcere. I tempi di esecuzione della pena saranno molto lunghi perché se dovesse optare per l’affidamento ai servizi sociali il faraginoso iter procedurale si concluderebbe l’anno prossimo.
La procura venerdì, oltre al decreto di esecuzione della pena, effettuerà l’invio al Senato dell’estratto esecutivo della sentenza, come prevede la Legge anticorruzione, che vuole che in caso di condanna definitiva la decadenza dalla carica vada deliberata dalla Camera di appartenenza. La Giunta delle elezioni e le immunità parlamentari di Palazzo Madama dovrebbe riunirsi la prossima settimana per dichiarare decaduto l’ex premier. Il voto verrà poi replicato nell’Aula del Senato, con scrutinio segreto.
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