Ero invaghito ma mi rifiutava, per questo l'ho uccisa
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Ero invaghito ma mi rifiutava, per questo l'ho uccisa

Il bidello ha spiegato alla polizia perché ha ucciso l'insegnante di religione con 5 colpi di pistola. L'ennesimo assurdo femminicidio.

Ero invaghito ma mi rifiutava, per questo l'ho uccisa
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15 Giugno 2013 - 19.05


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Ha ucciso l’insegnante perché se ne
era invaghito e lei aveva sempre decisamente respinto le
assurde avances del bidello. Questo il movente dichiarato da
Salvatore Lo Presti, 69 anni, padre di cinque figli, bidello
all’istituto comprensivo “Pappalardo” di Vittoria, che ha
ammazzato a colpi di pistola l’insegante di religione Giovanna
Nobile, 53 anni, sposata e madre di due figli. La donna era
diventata nonna da un mese. L’uomo ha confessato davanti al dirigente della Squadra mobile Francesco
Marino e a quello del commissariato Rosario Amarù.

La follia omicida si è consumata
intorno alle 11. Lo Presti è andato a scuola armato con la
sua 7.65 regolarmente detenuta, è entrato nella sala
segreteria dove si trovavno altri insegnanti, e ha fatto fuoco:
quattro colpi di pistola, in rapida successione, due andati a
segno all’addome. L’uomo è stato poi disarmato da un altro
bidello. Mentre venivano prestati i soccorsi alla donna,
l’omicida si è allontanato, ma è stato rintracciato poco dopo
dai poliziotti ed è apparso in evidente stato confusionale.
Giovanna Nobile, trasportata all’ospedale di Vittoria, è morta
poco dopo mezzogiorno, malgrado un disperato intervento
chirurgico. Lo Presti deve rispondere di omicidio volontario,
per lui dovrebbe scattare anche l’aggravante della
premeditazione ed ne è stata disposta la carcerazione. Il
bidello, che durante l’interrogatorio ha accusato un lieve
malore, sarebbe dovuto andare in pensione tra meno di un mese.

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