E’ morto Giovanni Guarascio, il
muratore vittoriese di 64 anni che il 14 maggio scorso si era
dato fuoco, cospargendosi il corpo con la benzina, per impedire
lo sfratto della sua casa a Vittoria nel ragusano.
Il gesto atroce era stato l’epilogo di una mattinata di tensione, iniziata quando l’ufficiale giudiziario si era presentato per eseguire lo sfratto dopo e immettere in possesso il nuovo proprietario dell’immobile, che lo aveva acquistato all’asta per 26mila euro. La casa era stata messa all’asta per un debito di 10mila euro con una banca. Gli agenti sono stati allertati dai vicini di casa della famiglia Guarascio, sentiti i toni accesi della discussione. Il poliziotto ferito stava cercando di riportare la calma quando l’uomo ha cui era stato notificato lo sfratto si è versato addosso della benzina e si è dato fuoco. Per cercare di resistere allo sfratto, l’uomo aveva anche murato con conci di tufo la porta della sua abitazione, alla quale si poteva accedere solo attraverso un garage.