“Intelligente e opportuna la nomina
nel governo Letta del ministro Cecile Kyenge, per il duplice
lavoro che potrà portare avanti, quello a favore di una giusta
integrazione degli immigrati nel nostro Paese e soprattutto
quello contro i pregiudizi xenofobi e razzisti che ancora
pervadono alcune parti della nostra società civile”. Così si è espresso il quotidiano cattolico Avvenire.
Il giornale dei vescovi, nell’articolo a firma del presidente
dei giuristi cattolici Francesco D’Agostino, a proposito della
nomina di Kyenge e dell’altro ministro Josefa Idem, sottolinea
che “abbiamo ora nell’elenco dei ministri del nostro governo
due persone la cui identità civile è nettamente distinta
dall’identità nazionale”. “Si tratta infatti di due cittadine
italiane, la cui identità nazionale però non è italiana: è
congolese per Kyenge e tedesca per Idem”, ricorda Avvenire.
In questo senso, “il lavoro del ministro Kyenge (ma anche,
in diversa misura, quello del ministro Idem) non dovrà essere
inteso semplicemente come difensivo, cioè come rivolto alla
giusta tutela delle tante minoranze presenti nel nostro Paese,
ma piuttosto come finalizzato a un allargamento di orizzonti –
conclude il quotidiano della Cei -, di cui tutti coloro che
vivono e lavorano in Italia (comunque cittadini, anche se non
sempre cittadini italiani) hanno un estremo bisogno”.
