Faida nel Pd, bruciato anche Prodi
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Faida nel Pd, bruciato anche Prodi

Quarto scrutinio. Il risultato è pessimo per un Pd sotto choc. Prodi 395 voti, 109 voti in meno del quorum. La faida interna prosegue. Quale via d'uscita?

Faida nel Pd, bruciato anche Prodi
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19 Aprile 2013 - 19.01


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Quarto scrutinio. Il risultato è pessimo per il Pd. Prodi 395 voti, 109 voti in meno del quorum. La faida interna prosegue. Quale via d’uscita?

Nella quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica 78 preferenze sono andate a Anna Maria Cancellieri, 213 a Stefano Rodotà e 15 a Massimo D’Alema. I risultati ufficiali sono stati letti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

Massimo D’Alema raggiunge quota 11 voti durante lo scrutinio della quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica e il Pdl festeggia applaudendo e alludendo al fatto che l’elezione di Prodi, che corre sul filo dei 504 voti, diventa più difficile. Pronto il richiamo della presidente di Montecitorio, che sta procedendo allo scrutinio: “E’ in corso lo spoglio…”. “Ehhh….”, rispondono di rimando dal Pdl. “Possiamo continuare?”, insiste Boldrini. “Sì!”. Allora, “grazie”.

“Tutti i nostri voti sono andati a Romano Prodi ed erano ‘segnati’, sono andati tutti a Romano Prodi”. Lo spiega il capogruppo di Sel alla Camera Gennaro Migliore. A chi gli chiede se le loro schede fossero ‘R. Prodi’, Migliore replica di sì.

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