Si riapre il caso sulla morte
dell’agente dei Nocs Samuele Donatoni, del 17 ottobre
1997 durante un conflitto a fuoco con i rapitori dell’imprenditore
Giuseppe Soffiantini. Martedì i Pm romani effettueranno un sopralluogo dove l’uomo venne ucciso. Si impotizza che possa essere morto a causa di un colpo sparato non dal kalashnikov che imbracciava uno
dei malviventi ma da quello di un’arma dei Nocs.
Come ha riportato L’Unione Sarda, il caso è stato riaperto conseguentemente alla recente pronuncia giudiziaria che ha riguardato Osvaldo Broccoli della banda che rapì Soffiantini, che ha chiesto e ottenuto
in dicembre la revisione della sentenza definitiva con cui era stato condannato a 25 anni per il rapimento e per l’omicidio Donatoni. Infatti sentenza si basava sulla convinzione che l’ispettore Nocs fosse stato ucciso da uno
dei banditi. Nel dicembre 2005 però la quarta Corte d’assise di Roma attribuì,
la morte di Donatoni al fuoco di un’arma dei Nocs.
[GotoHome_Torna alla Home]