Le toghe di Milano rispettino la legge. È questa la richiesta dei componenti togati del Csm e i laici del Pd Guido Calvi e
Glauco Giostra. Le «gravi vicende accadute nel [url”Palazzo di giustizia di Milano”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=41156&typeb=0&Per-Silvio-tutto-il-Pdl-marcia-sul-tribunale[/url] lunedì scorso» sono «suscettibili di porre a rischio l’indipendenza dei giudici nelle decisioni che solo a loro spetta assumere».
«Soltanto al giudice nel processo spettano le decisioni processuali e di merito secondo le norme di legge. A tale principio si sono attenuti i magistrati impegnati nei processi di cui oggi si discute», si legge ancora nella dichiarazione congiunta dei 16 consiglieri togati e laici delche difendono i giudici dei processi a Berlusconi.
Il Consiglio superiore della Magistratura era stato convocato ieri dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, [url”dopo i richiami a moderare le tensioni”]http://www.globalist.ch/Detail_News_Display?ID=41226&typeb=0&12-03-2013–Stop-di-Napolitano-al-Pdl-indipendenza-magistrati-non-si-discute[/url] tra Pdl e magistratura. La vicenda del blitz Pdl al tribunale di Milano è stato protagonista oggi del plenum. «Abbiamo ritenuto per senso di responsabilità – scrivono -, in considerazione della grave crisi istituzionale e di vuoto politico che vive il paese in questo momento, di non discutere in Consiglio delle gravi vicende accadute nel Palazzo di giustizia di Milano lunedì scorso. Il Consiglio ha comunque ribadito espressamente il proprio fondamentale ruolo di tutela di tale indipendenza, patrimonio di ciascun magistrato».
«Il Csm – ha detto fra le altre cose il vicepresidente del Csm Michele Vietti – riafferma il proprio ruolo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura ma accogliendo per senso di responsabilità l’invito del suo presidente evita qualsiasi commento sulle gravi vicende accadute».
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