Una notizia (che non andrà sui giornali) per chi ha tanto da ridire sugli immigrati. Per chi li guarda come felici conquistatori di un privilegio, di una posizione appagante. Lasciare il proprio Paese, per fame o per fuggire dalla violenza, è sempre e soprattutto uno strappo insanabile.
Lo hanno conosciuto generazioni di italiani, friulani o calabresi non importa. A ricordarcelo e a confermarlo, la storia di una ragazzina di 12 anni,
originaria delle Filippine, che abita a Genova, nel centro storico. In uno di quei quartieri che, a Genova come a Palermo, si sono rianimati coi colori del mondo.
La bambina è scappata di casa e ha raggiunto l’aeroporto di Milano Malpensa, con l’intenzione di rientrare in patria. Aveva nostalgia delle sorelle. La madre si era preoccupata, non aveva capito, aveva denunciato la scomparsa della piccola alla polizia.
Quando la bambina è stata rintracciata, era già in aeroporto, e con in mano un biglietto aereo, comprato con soldi recuperati da amici di famiglia. La piccola è stata fermata quando era già in coda per l’imbarco e riaccompagnata a casa.