La Procura di Roma ha aperto un
fascicolo processuale, per il momento contro ignoti, al fine di
verificare se Aurelia Sordi, 95 anni, sorella del grande attore
romano scomparso dieci anni fa, sia stata vittima di un
tentativo di circonvenzione di incapace.
Gli accertamenti, affidati al pubblico ministero, Eugenio
Albamonte, sono partiti nei giorni scorsi sulla base di esposti
presentati dai direttori di due istituti di credito i quali
hanno segnalato che a partire dalla metà di febbraio uno dei
co-delegati a movimentare piccole somme di denaro per le
esigenze quotidiane dell’anziana donna ha depositato una procura
generale che lo autorizza ad operare su tutte le posizioni
contabili di Aurelia Sordi. Da qui l’esposto all’autorità
giudiziaria sfociato nel sequestro, come primo atto, della
procura.