Istigazione a delinquere, minacce
gravi e diffamazione: la Procura di
Bologna indaga contro ignoti, in seguito alla
denuncia presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle in
Emilia Romagna, Giovanni Favia, a cui sono state indirizzate
minacce e frasi ingiuriose pubblicate sul suo profilo Facebook.
Il consigliere grillino è da qualche giorno sotto l’occhio
del ciclone dopo il fuorionda in cui Favia lamentava la mancanza
di democrazia all’interno del Movimento.
Favia, proprio ieri, aveva
presentato una denuncia alla stazione dei carabinieri di porta
Lame, a Bologna, per gli insulti ricevuti via web. Tra questi
anche la minaccia anonima più preoccupante: “andrebbe sgozzato
in piazza”. Intanto l’Arma ha deciso di attivare, in via
d’urgenza, un servizio di vigilanza non fissa sotto casa del
consigliere regionale. In pratica le pattuglie dei militari
impegnate già sul territorio per i servizi ordinari si
fermeranno periodicamente anche nei pressi della sua
abitazione. La misura dovrà poi essere ratificata dalla
Prefettura di Bologna.
Il consigliere 5 Stelle aveva anche
lamentato una “campagna denigratoria” nei suoi confronti nata
dall’accusa (sempre smentita del diretto interessato) di aver
concordato il fuorionda tanto discusso.
A questo proposito il
consigliere è in attesa di concordare con il suo avvocato
eventuali altre iniziative sul piano giudiziario.
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