Senza lavoro si spara davanti alla madre

Ennesimo dramma della disoccupazione: l'azienda aveva chiuso e un 32enne era in mobilità. Era depresso e non accettava più la sua condizione.

Senza lavoro si spara davanti alla madre
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redazione Modifica articolo

15 Agosto 2012 - 15.03


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“Chiedo scusa, vi voglio bene”. Poi si spara un colpo di pistola sul balcone. In casa, nella stanza vicina c’era la madre di Luca Torregiani, l’uomo di 32 anni di Ancona che non ha retto più alla condizione di disoccupato e ha deciso di farla finita, lasciando solo un breve biglietto, di scuse, per il gesto che stava per compiere.

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La sua azienda, la Bunge, che lavorava semi oleosi nell’area portuale della città aveva chiuso e lui era entrato in mobilità. La depressione l’ha schiacciato, vincendo sulle speranze ormai scomparse di trovare un altro impiego.

Se n’è andato così, alla vigilia di Ferragosto un uomo di 32 anni. Inutili i soccorsi del 118 e della polizia.

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A quanto si apprende l’uomo tempo fa si era barricato in casa ed era poi stato convinto dai vigili del fuoco ad uscire. Corso Amendola, ad Ancona, è una via molto trafficata, piena di negozi e di bar. Sul posto sono accorsi immediatamente anche alcuni amici di Luca. Ai giornalisti che domandavano se l’uomo fosse depresso a causa della perdita del lavoro, uno di loro ha risposto: Queste domande valle a fare a Berlusconi…”

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