L'Ilva nega: non c'è eccesso di mortalità per tumori

I legali dello stabilimento hanno depositato la loro memoria difensiva, nella quale scrivono che l'azienda non è responsabile delle morti per cancro.

L'Ilva nega: non c'è eccesso di mortalità per tumori
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3 Agosto 2012 - 20.41


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I legali dell’ilva di Taranto prendono una posizione sui rischi alla salute che gli stabilimenti di Taranto rappresenterebbero, che a molti sembra davvero insostenibile. Laconico e diretto un passaggio della memoria difensiva contro il sequestro dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico, davnti al tribunale del Riesame: “non vi è alcun eccesso di mortalità per leucemie, per tumori linfoemopoietici, né per tutti i tumori nei bambini da zero a 14 anni”. Sono certi i legali dei vertici dell’azienda di Riva, nel negare che le cause di tante morti per cancro nella zona, non dipendano dalle attività dell’industria siderurgica.

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E poi aggiungono che la presenza di diossina nell’aria della città pugliese vada “imputata ad epoche risalenti e comunque preclude la certa imputazione della stessa alla gestione privata”.

Ci provano gli avvocati dell’Ilva, che sperano in una tempestiva decisione del tribunale del Riesame, in favore del dissequestro dell’area a caldo.

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E intanto il ministro dell’ambiente Corrado Clini, ha annunciato che il consiglio dei ministri ha approvato il decreto per la riqualificazione ambientale dell’area, dopo che già poche ore prima il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) aveva dato il suo via libera.

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