In Italia più morti che neonati
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In Italia più morti che neonati

La popolazione italiana cala e invecchia, dice l'Istat. Al Sud non si fanno più tanti figli. Il Nord è più prolifico. Il primato spetta al Trentino Alto Adige.

In Italia più morti che neonati
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27 Gennaio 2012 - 12.37


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Sempre meno nascite. Gli italiani sono sempre di meno. Lo dice il rapporto sugli indicatori demografici dell’Istat. Per il quinto anno consecutivo, infatti, il numero dei morti ha superato quello dei nati. Soprattutto perché al Sud non si fanno più tanti figli come una volta. Nel 2011 le nascite sono state 556 mila, oltre seimila in meno rispetto al 2010. I morti, invece, sono stati 592 mila, oltre quattromila in più dell’anno precedente.

Il Nord è più prolifico. Tra le regioni il Trentino-Alto Adige è l’unica regione con un tasso di natalità superiore al 10 per mille. Poco al di sotto la Campania (9,9), poi la Lombardia (9,7) la Valle d’Aosta (9,6). Le regioni col livello di natalità più sasso sono invece la Liguria (7,3), il Molise (7,6), la Basilicata (7,7) e la Sardegna (7,9). Oltre alla bassa natalità, alla Liguria spetta anche il più alto tasso di mortalità (13,3 per mille).

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Sempre più longevi. Al 1 gennaio 2012 l’età media della popolazione ha raggiunto i 43,7 anni. La popolazione per grandi classi di età è così distribuita: 14% fino a 14 anni di età, 65,3% da 15 a 64 anni, 20,6% da 65 anni in su. Inoltre, gli individui di 80 anni e più sono giunti a rappresentare il 6,1% del totale. Aumenta anche il numero di persone ultracentenarie, stimate in oltre 17 mila.

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