Sono le 4 di questa mattina quando nella stazione Tiburtina, il secondo scalo ferroviario di Roma, scoppia un grave incendio (qui tutte le foto pubblicate dall’agenzia Ansa).
Il rogo si è sviluppato nella cabina elettrica che regola la circolazione dei treni, la cosiddetta “Sala Relais”. Lo ha riferito la responsabile dell’ufficio stampa delle Ferrovie presente sul posto, Marina Solazzi. Il rogo ha colpito il lato Ovest-Nomentano della stazione.
L’ipotesi di un’origine dolosa, presumibilmente legata alle dimostrazioni No-Tav, non viene al momento nè confermata nè smentita.
“L’incendio che si è sviluppato stanotte a Tiburtina, nodo strategico della rete ferroviaria italiana, determina una situazione molto seria”: ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, in costante contatto con l’Ad di Fs, Mauro Moretti.
Treni nel caos: solo 4 treni ogni ora
Gravemente compromessa la circolazione dei treni, sia nel traffico locale che di media e lunga percorrenza, con ripercussioni sullo scalo di Roma Termini e in diverse stazioni del paese.
Le Ferrovie dello Stato prevedono ripercussioni per giorni, e invitano “a non prendere il treno qualora il viaggio preveda il passaggio attraverso Roma Tiburtina”.
La stazione è al momento inagibile ma Rete Ferroviaria Italiana, per garantire comunque il collegamento Nord-Sud e il traffico locale, ha reso disponibili 2 linee “passanti”: una linea per il trasporto regionale e una seconda per i treni di media-lunga percorrenza, con una capacità di 4 treni all’ora per ognuna delle due linee (2 per ogni senso di marcia).
Qui il documento diffuso da Ferrovie con i treni deviati, soppressi o regolari fino alle 13.
Ipotesi incendio doloso
Fin dalle prime ore dell’incendio si è ipotizzata la natura doloso del rogo. La stazione Tiburtina diventerà la principale direttrice della capitale per la linea Tav, e si è quindi pensato a una dimostrazione contro la linea per l’alta velocità.
“Non abbiamo mai smentito l’ipotesi del dolo come causa dell’incendio di Roma Tiburtina”: precisa Trenitalia. “Nessuna società del Gruppo è in grado al momento di formulare, smentire o confermare alcuna ipotesi sulla causa dell’incendio”. “Un compito – sottolinea – peraltro di pertinenza degli organismi tecnici dei vigili del fuoco e degli inquirenti”.
E il capo ufficio stampa dei Vigili del fuoco, Luca Cari, interviene: “Non abbiamo elementi” per parlare di dolo. “Poi – ha aggiunto – si vedrà nella fase successiva, in questo momento il nostro lavoro è dedicato allo spegnimento delle fiamme”.