Come proteggere la tua azienda dalle minacce informatiche
Top

Come proteggere la tua azienda dalle minacce informatiche

Garantire la sicurezza informatica alla propria azienda è un elemento portante dello sviluppo del business d’impresa, ancor prima che una scelta tecnica.

Come proteggere la tua azienda dalle minacce informatiche
Preroll

globalist Modifica articolo

18 Dicembre 2024 - 20.00


ATF

Garantire la sicurezza informatica alla propria azienda è un elemento portante dello sviluppo del business d’impresa, ancor prima che una scelta tecnica. Corretto implementare la sicurezza affidandosi alle strategie e agli strumenti di protezione tipici della cybersecurity. L’universo della sicurezza informatica ci svela best practice e soluzioni pratiche, mettendo in primo piano le strategie di sicurezza proattiva, e l’utilizzo di strumenti essenziali per la protezione come firewall, antivirus e backup. Per un livello di protezione avanzata immancabile il ruolo della formazione del personale, in grado di fornire ai dipendenti competenze informatiche di sicura utilità

La cybersecurity, un aiuto fondamentale per proteggere l’azienda dagli attacchi informatici

Le imprese moderne, prezioso scrigno di informazioni, sono sempre più spesso al centro di attacchi informatici. La portata delle aggressioni mette in conto la presenza di minacce esterne come phishing, backdoor o ransomware, o interne riconducibili al fattore umano. 

Proteggere i dati sensibili e i computer aziendali, utilizzati all’interno o da remoto, non è solo una scelta tecnica. Migliorare la sicurezza informatica aziendale, sfruttando le potenzialità della cybersecurity,può, infatti, diventare un vero e proprio progetto manageriale, teso allo sviluppo del business d’impresa.

La cybersecurity aggrega tutte le principali strategie e gli strumenti di protezione, che è possibile adottare per difendere i sistemi informatici, i server, le reti, e tutti i dispositivi operanti in azienda. Una protezione puntuale da tutti gli accessi e attacchi che non sono regolarmente autorizzati.

Un buon sistema di protezione informatica deve essere in grado di identificare, limitare e controllare i rischi che coinvolgono i beni di proprietà dell’azienda. Controllo che avviene attraverso il rispetto di una serie di parametri quali la riservatezza, l’integrità, l’accessibilità e l’utilizzo delle proprietà aziendali nei tempi e nei modi stabiliti a priori.

Leggi anche:  Le Tendenze Globali che Stanno Modellando il Futuro del Mondo

Quali sono le minacce informatiche più comuni?

I criminali informatici, più comunemente conosciuti come hacker, approfittano della fragilità e vulnerabilità di un sistema, e sono in grado di aggirare le protezioni, grazie a tecniche sempre più evolute e innovative. 

Come informa puntualmente l’Associazione Italiana per la sicurezza informatica, a dominare la classifica degli attacchi sono quelli a mezzo malware, che raggiungono il 53% delle minacce totali. Inferiore l’impatto degli attacchi di phishing, che raggiungono solo l’8%, mentre il 4% è rappresentato dagli attacchi DDoS. 

Ma quali sono le minacce informatiche più comuni? Fra le tipologie principali troviamo:

  • Malware:  un vero e proprio programma, studiato ad hoc per disturbare e creare danni a computer e reti web. Il malware interviene andando a compromettere o eliminare file, oppure punta a trafugare dati sensibili. Il malware può entrare in un sistema attraverso la posta elettronica. Fra i più diffusi troviamo virus, trojan, worm e spyware;
  • Phishing: truffa telematica realizzata attraverso internet con l’intento di carpire informazioni e dati personali agli utenti, in particolare informazioni su conti bancari e carta di credito, il tutto simulando una fonte assolutamente attendibile;
  • Ransomware: programma informaticodannoso, punta a infettare un dispositivo rendendo impossibile l’accesso al legittimo proprietario. In seguito all’attacco con un Ransomware, l’hacker richiede un riscatto in denaro per riattivare il sistema e garantire un regolare accesso a chi ne vanta la proprietà;
  • Attacco DDos o Denial of Service: si tratta di un attacco che non permette ai legittimi utenti di accedere al proprio sistema informatico. L’attacco interviene sovraccaricando reti e server con una mole di traffico esagerata, che rallenta o blocca l’intero sistema.
Leggi anche:  L’universo dei nuovi casinò online: una guida per scoprire le migliori opportunità

L’importanza di una strategia proattiva nella gestione della sicurezza informatica

Gli attacchi informatici sono un’arma micidiale nelle mani di chi è intenzionato a sferrare un’offensiva reale e concreta a un’azienda. Sempre più spesso si tratta di casi per nulla isolati, ma di dinamiche globali, ecco perché nessuna azienda può dirsi davvero al sicuro, ed è bene che ciascuna realtà assicuri un sistema di protezione solido.

La risposta più adeguata in termini di sicurezza non può limitarsi alle strategie reattive, ma deve includere soluzioni proattive. 

La proattività punta alla realizzazione diprogetti che prevedono per tempo il verificarsi di diverse tipologie di attacco. Immancabili i piani d’intervento studiati per scovare i punti di vulnerabilità di un sistema informatico prima che lo facciano gli altri, limitando i rischi e anticipandone il loro manifestarsi. 

Come spiegano gli esperti, una strategia di sicurezza proattiva può garantire molto di più rispetto a un intervento reattivo che, nonostante la rapidità, di norma entra in gioco ad attacco o violazione avvenuta.

Anche in termini di sicurezza informatica ‘prevenire è meglio che curare’. La prevenzione si ottiene: 

  • costruendo un sistema capace di esaminare a fondo il comparto informatico di cui dispone l’azienda; 
  • valutando di che cosa ha realmente necessità l’impresa per assicurarsi il massimo livello di protezione;
  • mettendo in chiaro quali rischi l’imprenditore è disposto realmente ad accettare. 

Un’ottima strategia proattiva è quella che punta all’adozione di un approccio zero-trust, ovvero un sistema che non dà mai nulla per scontato, e analizza ogni richiesta di accesso alle infrastrutture aziendali. 

La strategia proattiva organizza nel dettaglio una politica d’attacco, evitando le soluzioni statiche che non anticipano o prevedono il futuro. Le linee progettuali, laddove si parla di prevenzione, mettono in atto una ricerca sistematica, andando sempre e perennemente a caccia di minacce e segnali di vulnerabilità del sistema informatico.

Leggi anche:  I diritti dei lavoratori autonomi: come gestire la malattia?

I principali strumenti di protezione dell’attività dalle minacce informatiche

Proteggere un’azienda dalle minacce informatiche è possibile sfruttando i principali strumenti, e le strategie messe in campo dalla Cybersecurity, con particolare attenzione a best practice e soluzioni pratiche.

La massima sicurezza informatica in azienda si ottiene sfruttando l’azione di best practice come antivirus, firewall, crittografia dei dati sensibili, backup regolare dei dati, aggiornamento costante delle applicazioni, dei software e delle password, seguiti a ruota dal controllo degli accessi, e dal ruolo delle politiche di formazione del personale aziendale, combinando adeguatamente strumenti e strategie con la professionalità di un team di esperti in sicurezza informatica.

Per l’azienda può risultare utile anche avere la reale consapevolezza della portata dei rischi, soprattutto se messi a confronto con le scelte compiute. Una protezione reale è anche quella che prevede di implementare costantemente il monitoraggio delle attività. 

Il ruolo della formazione del personale per garantire la sicurezza informatica in azienda

Fra le best practice improntate alla sicurezza informatica, in azienda gioca un ruolo fondamentale la formazione del personale. Un team aziendale composto da personale competente può fare la differenza, e rispondere adeguatamente alle minacce esterne, a partire dal corretto utilizzo della posta elettronica.

In tema di formazione non può mancare la preparazione all’uso dei dispositivi personali, tenendo in debita considerazione precisi protocolli di sicurezza, soprattutto laddove è richiesta l’autorizzazione all’accesso. Immancabile la preparazione all’uso di elementi utili per potenziare la sicurezza dei dati sensibili.

Native

Articoli correlati