Le parole giuste sulla disabilità, la guida dell'Odg con un contributo di GiULiA Sardegna
Top

Le parole giuste sulla disabilità, la guida dell'Odg con un contributo di GiULiA Sardegna

E' scaricabile dal sito dell'ordine dei giornalisti il nuovo manuale per una comunicazione adeguata e rispettosa delle persone con disabilità

Le parole giuste sulla disabilità, la guida dell'Odg  con un contributo di GiULiA Sardegna
Foto di Romain Virtuel su Unsplash
Preroll

Francesca Arcadu Modifica articolo

7 Marzo 2024 - 14.31 Giulia


ATF

«Le parole sono contenitori. Dentro c’è la vita. Ci sono le persone. Con la loro dignità». E’ con questo pensiero del giornalista Franco Bomprezzi che si potrebbe riassumere il senso di Comunicare la Disabilità. Prima la persona. Una guida per una comunicazione adeguata e rispettosa delle persone con disabilità, progetto promosso e ideato dal Coordinamento per le Pari Opportunità dell’Ordine nazionale dei Giornalisti. 
A dare vita a un vero e proprio manuale da tenere sempre a portata di mano sono stati i giornalisti Antonio Giuseppe Malafarina, Claudio Arrigoni e Lorenzo Sani (consigliere nazionale e componente del Cpo Cnog) con un contributo di Giulia giornaliste Sardegna-Gruppo Carta di Olbia.

L’impegno dei giornalisti nel raccontare i fatti con un linguaggio consapevole e rispettoso, spesso si scontra con la difficolta di approccio alla disabilità, universo tanto sfaccettato quanto difficile da conoscere. L’articolo 6 del Testo Unico dei doveri del giornalista ricorda che: «Il giornalista rispetta I diritti e la dignità delle persone malate o con disabilità, siano esse portatrici di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali». Il rischio di scivolare nel pietismo o nell’eccesso di esaltazione, tuttavia, è dietro l’angolo. Titoli e articoli sono pieni di espressioni scorrette, irrispettose o semplicemente maldestre come “persona affetta da disabilità”, “persona con handicap” o “meno fortunati”, frutto di pregiudizi e timore. 

Leggi anche:  “Il giornalista col binocolo”: un incontro per ricordare Giampaolo Pansa, firma progressista finita a destra

La Convenzione Onu del 2006

E’ con questo spirito che la guida, partendo da una riflessione sulla definizione di disabilità secondo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 13 dicembre 2006 si propone di offrire uno strumento formativo per rimodulare espressioni e terminologie inappropriate, ancora troppo diffuse.

Vengono affrontati una vasta gamma di argomenti: dall’approccio alla comunicazione riguardante le persone con disabilità intellettiva, la violenza sui social media e i rischi di emulazione, concetti come quello dell’abilismo e la vita indipendente, ma anche indicazioni su metodi di comunicazione quando ci si approccia a persone con disabilità. Oltre, naturalmente, all’uso di termini scorretti che possono essere offensivi nella redazione degli articoli e la scelta dei titoli.

In un’epoca in cui la comunicazione digitale gioca un ruolo sempre più centrale nella nostra vita quotidiana, è fondamentale adottare un linguaggio rispettoso. La guida rappresenta un passo importante verso questo obiettivo, offrendo ai giornalisti linee guida chiare e concrete per una comunicazione che potremmo definire moderna, ovvero più consapevole e inclusiva sulla disabilità.

Leggi anche:  “Il giornalista col binocolo”: un incontro per ricordare Giampaolo Pansa, firma progressista finita a destra

Le discriminazioni multiple e il contributo di GiULiA Sardegna

Nel corposo documento, composto da quasi settanta pagine, viene inoltre data particolare attenzione alla discriminazione multipla delle donne con disabilità e dei caregiver, quasi sempre donne, grazie al contributo di Giulia Giornaliste Sardegna/Gruppo Carta di Olbia. Il Gruppo si è costituito alla fine del 2019, in occasione di un corso che si è tenuto nella città gallurese, promosso da Giulia giornaliste e dall’Odg Sardegna,  con la finalità di stimolare la riflessione su temi che subiscono  pregiudizi  e discriminazioni e  di  promuovere un’azione di sensibilizzazione presso colleghi e colleghe delle redazioni. Da allora è stato compiuto un grande lavoro attraverso la partecipazione a corsi di formazione  a Cagliari e a Sassari e in altre regioni, seminari universitari, incontri nelle scuole e con le pubbliche amministrazioni.

La guida è anche un omaggio a coloro che nel corso degli anni hanno lavorato per sensibilizzare sulla comunicazione della disabilità, come Antonio Giuseppe Malafarina, co-autore del progetto a cui ha lavorato fino al suo ultimo giorno di vita, lo scorso 11 febbraio e Franco Bomprezzi, scomparso nel 2014. Entrambi sono stati giornalisti e persone con disabilità, pionieri di un linguaggio e una comunicazione inclusivi e rispettosi.

Leggi anche:  “Il giornalista col binocolo”: un incontro per ricordare Giampaolo Pansa, firma progressista finita a destra

La pubblicazione in pdf,   predisposta in formato accessibile anche alle persone cieche, ipovedenti e con dislessia, è liberamente consultabile e scaricabile dal sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, con l’obiettivo di massimizzare la sua diffusione e impatto.

Francesca Arcadu – Giulia giornaliste Sardegna

Native

Articoli correlati