Il Tg2 di Gennaro Sangiuliano, così super-partes da essere perfino andato come relatore alla convenzione programmatica di Fratelli d’Itali, è partito in quarta per il racconto di una campagna elettorale che – par condicio o non par condicio – possa essere funzionale a Salvini e Meloni, da sempre trattati con i guanti bianchi in quello che a Saxa Rubra i più chiamavano Tg Salvini per gli osannanti resoconti di quando era ministro degli Interni e che poi per par condicio (a destra) è stato ribattezzato Tg Salvini-Meloni con le quotazioni della capa di Fratelli d’Italia in ascesa.
E che ha fatto il Tg2? Da ottimi mestieranti hanno capito che uno dei due-tre temi chiave della destra è quello della caccia allo straniero inteso come sicurezza. E in attesa di vedere un aumento dei casi di cronaca (soprattutto gli gli stranieri sono i cattivi) da raccontare nelle prossime settimane i nostri hanno colto al balzo la storia del ragazzo marocchino pestato davanti alla stazione di Milano da un africano. Il tutto ripreso da un video.
Bocconcino prelibato. Tanto da confezionarci su un servizio dai toni preoccupanti sulla sicurezza a Milano che è sempre garantita per chiudere con cosa? Con una bella dichiarazioncina del presidente della Lombardia Attilio Fontana, casualmente leghista, che invocava l’esercito, nemmeno si dovessero difendere l’Ucraina dall’invasione russa e lì – come è noto – le posizioni dei leghisti e di Salvini sono molto più sfumate.
Che aveva detto Fontana? “Allucinante! Non c’è più tempo da perdere: il ministro Lamorgese, con il sindaco e il Pd, rompano gli indugi. Stop ai tentennamenti: subito in campo, ma davvero in tempi rapidi, un forte contingente dell’Esercito a supporto di Carabinieri e Polizia”. Una replica di Sala? Ma nemmeno per idea.
La campagna elettorale è cominciata e aspettiamoci altri di questi giochetti. Magari un’intervista a Berlusconi ma come presidente del Monza…