Campagna elettorale in agosto e lo zelante Tg2 regala subito minuti a Salvini e Meloni ma poi...

La campagna elettorale balneare ha sconvolto il palinsesto estivo della Rai e sono pronti a tornare i talk show

Campagna elettorale in agosto e lo zelante Tg2 regala subito minuti a Salvini e Meloni ma poi...
Gennaro Sangiuliano alla convention di Fratelli d'Italia
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23 Luglio 2022 - 17.00


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di Adelmina Meier

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Arcipelago Rai. Quella che si è fatta trovare pronta, pimpante, aggressiva e spavalda è la destra. Il Tg2 di Sangiuliano, quello che recentemente era stato ripreso da viale Mazzini perché era andato ad un appuntamento pubblico di Fratelli d’Italia dicendo che andava a fare il moderatore mentre invece si è fiondato sul palco parlando del compito che attende la destra nel Paese; ecco lui in questa fase è andato giù alla grande. Non bada a spese nell’assegnare minuti su minuti alla destra, Meloni e Salvini, salvo poi provare a riequilibrare l’impossibile con quegli speciali fatti in casa dove da direttore fa l’ospite illustre. 

Per affilare le armi e mandare un messaggio a chi di dovere, Sangiuliano ha nominato sua vice quella Spadorcia che da anni è attaccata a Salvini come una patella allo scoglio. Lavoro duro che l’ha ripagata, tre promozioni in niente. Vice direttrice ma restando conduttrice. Non badiamo a spese, direbbe Totò.. Sostituire la Spadorcia “al seguito di” non è possibile, sembra voler dire, e poter dire il vertice del Tg2, e sopra il Tg2 il vertice dell’azienda che invece dovrebbe mettere naso sulle scelte editoriali e valutarne la compatibilità. Parla solo l’instancabile Michele Anzaldi, segretario della Commissione Parlamentare di Vigilanza che avverte dei tanti misfatti che da qui a poco passeranno in Rai se gli organismi di controllo se ne resteranno mentalmente e fisicamente al mare. Come usano fare anche in inverno e con gli stabilimenti chiusi.     

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    “L’inusitata campagna elettorale “balneare”- dice Marco Zonetti, critico televisivo di Vigilanzatv – ha scombinato i piani della Rai che, come avviene ogni estate, aveva già chiuso i battenti costellando i palinsesti di repliche. Con la fine del governo Draghi e le elezioni a due mesi di distanza, la Tv pubblica vacanziera si è trovata di fatto spiazzata rispetto a Mediaset o La7 che, anche nella bella stagione, garantiscono una copertura quotidiana di approfondimento”. Ha fatto discutere infatti la reiterata assenza di una prima serata Rai dedicata ai momenti più delicati della caduta di Draghi, laddove invece le reti commerciali garantivano un presidio che ha messo in mora, ancora una volta, il Servizio Pubblico. Erano gli altri, Mentana in testa, a fare servizio pubblico al posto di Viale Mazzini.

 Allo stato, ancor prima di pensare a cosa fare come suggeriva lo zio Lenin ai suoi, in Rai se si lavora si lavora al riposizionamento personale. “Se il “gotha” della Sinistra Rai si è riunito al convegno della rivista Left Wing in un dibattito dall’emblematico titolo “Rai, ora o mai più”, moderato nientemeno che da un senatore del Pd esponente della Commissione di Vigilanza – ricorda Marco Zonetti – la controparte politica, come hai ricordato tu, ha affilato gli artigli grazie al Tg2 di Gennaro Sangiuliano che ha offerto – per dirla con Michele Anzaldi – uno “spazio spropositato” al Centrodestra, salvo poi riequilibrare con una lunga puntata di Tg2 Post che ha visto partecipare leader ed esponenti di tutti i partiti”. 

In Rai c’è peraltro chi sostiene che Sangiuliano intenda candidarsi al Senato con Fratelli d’Italia, alla cui convention milanese aveva del resto partecipato con un discorso dal palco che aveva scatenato quel putiferio istituzionale conclusosi con un richiamo della Rai al Direttore del Tg2. In vista del Senato, si potrebbe spiegare la vice direzione alla Spadorcia, quasi una investitura. Tranne che Sangiuliano non consideri più interessante restare magari per andare dove ha sempre puntato, a quel Tg1 che con Monica Maggioni sta soffrendo in ascolti, proprio quando si aprono pagine sulla politica e sulla crisi, quelle strappare a Giorgino, costretto a trasferirsi al fianco di Giuseppina Paterniti, a Viale Mazzini.

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 In attesa. Restando a Sangiuliano, chissà che non abbia messo nel conto – in questo clima di entusiasmo, di vittoria sicura che si respira a destra – lo stesso posto di Carlo Fuortes. La poltrona di AD della Rai vale più poltrone di Palazzo Madama. Sempre che la destra vinca, e unita, e con numeri che riproducano in Italia quello che non si è compiuto in Francia.

Dicevamo del Tg1 in questa vigilia pre elettorale. “Al Tg1, Monica Maggioni ha approntato alcuni speciali dagli ascolti deludenti – dice Marco Zonetti, rileggendo i dati di ascolto – per poi ospitare un Matteo Salvini campeggiante su uno sfondo costellato di icone mariane, una russa, nella quale alcuni hanno voluto vedere un messaggio a Putin”. 

Continuerà ad affrontare in prima persona gli appuntamenti elettorali, o ci penserà Bruno Vespa di ritorno dal mare? “A parte le ricostruzioni (forse) fantapolitiche – risponde Marco Zonetti -Maggioni sarebbe anche contraria al ritorno anticipato di Bruno Vespa dalle vacanze per riaprire anzitempo gli studi di Porta a Porta. “Ci sono già io” avrebbe tuonato la Direttorissima”.

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Restando sugli approfondimenti, Lucia Annunziata probabilmente dovrà rinunciare alla trasferta in Ucraina per riprendere il timone di Mezz’ora in più, la domenica pomeriggio, anche nel periodo estivo. E Bianca Berlinguer con il suo #Cartabianca, il suo Mauro Corona, il suo Orsini? La Rai costretta a riprendere il cammino, buttando nel cestino Don Matteo, va alla guerra elettorale senza aver sciolto il nodo degli ospiti, come Anzaldi insisteva a proporre in Vigilanza. Forse chi lavorava alla crisi ha voluto apposta che le cose restassero come erano: ciascuno faccia come crede, con chi crede, questa è la Rai, non è la BBC. “Bianchina dovrebbe restare in villeggiatura e “tornare a settembre” come Gina Lollobrigida, ma non è sicuro – dice Marco Zonetti –  I suoi aficionados Alessandro Orsini e Mauro Corona stanno forse scaldando i motori per un rientro anticipato sul piccolo schermo Rai”. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, ma è un’estate maledettamente calda. 

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