“Il gravissimo episodio di negazionismo climatico andato in onda a Cartabianca martedì scorso, che ha costretto un esperto come Luca Mercalli ad abbandonare la trasmissione, è compatibile con l’impegno delle istituzioni italiane nell’ambito della transizione climatica ed energetica? È accettabile che mentre il presidente Draghi e il ministro Cingolani lavorano per guidare l’Italia nella trasformazione energetica e ambientale, la Rai diffonda fake news negazioniste? Che ne pensa l’Ad Fuortes, che in Vigilanza si è impegnato a riformare i talk show riconoscendone gli evidenti limiti?”. Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
“Ci si sarebbe attesi, peraltro, che l’azienda presentasse – prosegue Anzaldi – pubblicamente almeno le sue scuse ai telespettatori e a Mercalli. Invece non è accaduto nulla, neanche di fronte alla denuncia pubblica del news editor di Vice, Leonardo Bianchi. Mettere a confronto un autorevole accademico con un opinionista pagato che non ha alcuna esperienza scientifica in ambito ambientale, che contributo può dare alla corretta informazione? È la stessa Rai che in passato aveva affidato a Mercalli una trasmissione sull’ambiente, colpevolmente chiusa, e che oggi lo costringe addirittura ad abbandonare in diretta lo studio. Davvero si può continuare a far finta di nulla, mentre sul servizio pubblico l’informazione su questioni serissime come la salute, i vaccini, la guerra, l’ambiente viene trasformata in un circo a pagamento?”.