Ucraina, parla Olga Rudenko: "Criticherei ancora Zelensky, ma in modo diverso"
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Ucraina, parla Olga Rudenko: "Criticherei ancora Zelensky, ma in modo diverso"

La giornalista ucraina ha conquistato la copertina sullo storico settimanale. "Siamo la finestra sul mondo per tutta l'Ucraina".

Ucraina, parla Olga Rudenko: "Criticherei ancora Zelensky, ma in modo diverso"
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16 Maggio 2022 - 14.59


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Olga Rudenko, 33enne direttrice del quotidiano ucraino Kyiv Independent, è stato pubblicato in copertina sul prestigioso settimanale Time. Giornalista da quando aveva vent’anni, in questo momento, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina a causa dell’invasione russa, è la persona più influente dell’informazione ucraina nonché protagonista della stampa internazionale, come la descrive il settimanale. 

La sola voce in lingua inglese del Paese, il suo quotidiano online è nato a novembre dell’anno scorso nel nome dell’indipendenza giornalistica. Con una campagna di crowdfunding ha raccolto in poche settimane sostegni per quasi 2 milioni di dollari. Dopo il 24 febbraio, giorno dell’inizio dell'”operazione speciale” del presidente russo Vladimir Putin il mondo cercava notizie in inglese e, soprattutto, una fonte attendibile. “Noi siamo la finestra ucraina affacciata sul mondo”, dice Rudenko facendo riferimento alla sua squadra di 24 giornalisti. “Abbiamo la fiducia dei nostri lettori e abbiamo una reputazione che difendiamo ogni giorno, facciamo il possibile per cercare di non fare errori, controlliamo tutto fino allo sfinimento e riportiamo i fatti, senza usare l’emotività. Poi, certo, siamo ucraini e quindi non siamo imparziali in questa guerra: siamo per l’Ucraina. Ma la regola è che le notizie seguono i fatti e i fatti vengono descritti così come sono”.

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La copertina del Time dedicata alla direttrice del Kyiv Independent Olga Rudenko, 12 maggio 2022. ANSA/ TIME +++ NO SALES – EDITORIAL USE ONLY +++

Per l’Ucraina, ma senza adulazioni sterili. A Rudenko tre giorni prima che scoppiasse il conflitto, il New York Times chiese di scrivere una riflessione sul presidente Zelensky che le costò email arrabbiate per i toni non morbidi nei confronti del presidente ucraino. “Il mio lavoro non è applaudire a questo o a quello”, sottolinea. “Esiste un presidente Zelensky prima della guerra e ne esiste uno dopo la guerra. Oggi, se mi chiedessero un altro articolo, sarei ancora critica ma in modo diverso”.

Al settimanale racconta anche l’orgoglio che ha provato quando la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in uno dei suoi discorsi subito dopo l’inizio della guerra si rivolse al Parlamento europeo citando il quotidiano Kyiv Independent: “Quello per noi è stato uno dei momenti migliori. Fantastico”.

Infine la sorpresa del Pulitzer. L’edizione 2022 del premio giornalistico ha deciso una menzione speciale a tutti i giornalisti ucraini per il “coraggio, perseveranza e impegno nel fornire resoconti veritieri durante la spietata invasione del loro Paese”. 

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