Su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, attacca il servizio pubblico, reo di non aver offerto un’alternativa valida all’informazione proposta da Mediaset, con l’intervista al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: “L’imbarazzante e grave spettacolo reso ieri da Mediaset con il ministro russo Lavrov, operazione evidentemente concordata al massimo livello dall’editore per come è stata proposta (dalla copertina in poi), faccia riflettere anche sul ruolo del servizio pubblico. Se ci fosse una Rai realmente presente e autorevole sull’informazione, episodi del genere avrebbero molta meno influenza sui telespettatori o forse non ne avrebbero alcuna”.
“Se i cittadini avessero avuto – prosegue Anzaldi – un’alternativa, avrebbero potuto girare su un programma di informazione del servizio pubblico. Invece la Rai, che riceve il canone proprio per fare informazione, non aveva alcun programma informativo in prima serata, contravvenendo a quanto prevedono la Concessione e il Contratto di Servizio. Invece di pensare a ingaggiare opinionisti a pagamento o permettere ai direttori di fare comizi politici alle convention di partito, la tv pubblica dovrebbe occuparsi di questo: rafforzare il pluralismo, l’indipendenza e la correttezza dell’informazione”.