Aumentano le percentuali di rischio per l'impatto sulla terra dell'asteroide YR4 nel 2032
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Aumentano le percentuali di rischio per l'impatto sulla terra dell'asteroide YR4 nel 2032

I monitoraggi segnalano una crescita per la quinta volta negli ultimi due mesi. Il rischio della collisione dell'asteroide rimane basso ma solo nel 2028 potremmo avere informazioni meno incerte

Aumentano le percentuali di rischio per l'impatto sulla terra dell'asteroide YR4 nel 2032
Fonte: https://tecnologia.libero.it/schianto-asteroide-yr4-terra-aumentano-probabilita-98645 - NASA
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22 Febbraio 2025 - 17.52 Culture


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Da settimane si diffondono sempre di più le voci sulle percentuali dell’eventuale impatto dell’asteroide YR4, di diametro compreso tra i 40 e i 90 metri, che potrebbe colpire la Terra il 22 dicembre 2032. Stando agli ultimissimi dati, le percentuali sarebbero nuovamente salite rispetto a ieri: secondo la Nasa la probabilità sarebbe del 3,1%, mentre per l’Esa (European Space Agency) sono del 2,8%; ieri si attestavano tra il 2,3% e il 2,6%.

Ma come vengono distinte le misurazioni effettuate dalle due parti, e quali sarebbero le potenziali conseguenze per il pianeta e la popolazione?

Innanzitutto è da sottolineare come le stime aumentino proprio con l’aumento del numero delle osservazioni, che in questa prima fase sono ancora molto incerte (l’asteroide è stato scoperto il 27 dicembre 2024); già nel 2028, quando YR4 tornerà ad essere più vicino alla Terra (adesso è in fase di allontanamento), le stime potrebbero essere più precise.

La percentuale di stima tra la Nasa e l’Esa è differente principalmente per i diversi sistemi di monitoraggio indipendenti e per le differenti metodologie di calcolo. Entrambe però restano sulla stessa linea nell’evoluzione delle stime e nelle concrete possibilità di impatto, che stanziano sull’1 su 32.

Per quanto riguarda i potenziali danni, sicuramente non può sussistere un paragone con l’asteroide che portò all’estinzione dei dinosauri 66 milioni di anni fa, che aveva un diametro di ben 10 chilometri; di conseguenza non si verificherebbe un disastro planetario, ma i danni a livello regionale sarebbero decisamente gravi e importanti.

Lo scenario più probabile è quello di un esplosione dell’asteroide a pochi chilometri dal suolo, con una potenza però di ben 8 megatoni, che potrebbero essere circa 500 volte superiori alla bomba di Hiroshima; luogo dell’impatto dovrebbe essere intorno alla fascia equatoriale che attraversa il Pacifico orientale, l’Atlantico, l’Africa, l’India e la Penisola arabica.

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