Si può prendere il sole con la dermatite atopica?
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Si può prendere il sole con la dermatite atopica?

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle che può presentarsi più volte, recidivare, essere collegata a diverse cause e provocare diverse manifestazioni sul cuoio capelluto, sia negli adulti che nei bambini.

Si può prendere il sole con la dermatite atopica?
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12 Luglio 2024 - 10.37


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La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle che può presentarsi più volte, recidivare, essere collegata a diverse cause e provocare diverse manifestazioni sul cuoio capelluto, sia negli adulti che nei bambini. Questa patologia può rivelarsi fastidiosa e invalidante, e quando si presenta d’estate viene spontaneo chiedersi se le vacanze al mare e la spiaggia siano opportune, e quali accorgimenti adottare.

Non c’è una risposta univoca: il sole può fare bene o male a chi soffre di dermatite atopica. Dipende dalle cause, dai sintomi e anche dalle cure. Ad esempio la dermatite atopica cuoio capelluto può beneficiare della funzione curativa del sole. È importante però proteggersi sempre adeguatamente per evitare l’azione dannosa dei raggi UV e non esporsi nelle fasi acute.

Dermatite atopica: perché il sole fa bene?

Chi soffre di dermatite atopica durante l’estate di solito nota un’attenuazione dei sintomi: merito del sole e di un clima tendenzialmente più secco. Molti tipi di dermatite infatti proliferano grazie all’umidità, come quelle causate da batteri. Ma quali sono gli effetti benefici del sole?

Fototerapia

I raggi ultravioletti hanno una funzione anti-infiammatoria, che può essere paragonata alla fototerapia. Di conseguenza l’infiammazione della pelle diminuisce, e i sintomi regrediscono. 

Il sole è molto utile per alleviare condizioni come la dermatite atopica o eczema ma anche come la dermatite seborroica e la psoriasi.

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Vitamina D

Non dimentichiamo che il sole è la principale fonte di vitamina D, che riduce le infiammazioni, protegge la pelle, lavorando sul nucleo per difenderlo dagli attacchi esterni e I raggi ultravioletti sono in grado di neutralizzare la presenza di batteri, a volte responsabili di dermatiti atopiche, come ad esempio lo Staphylococcos aureus, che può trovarsi sull’epidermide di pazienti affetti da tali patologie.

I raggi del sole, in particolare gli UVB e gli UVC, penetrano nelle cellule batteriche e causano danni al loro DNA, cosa che impedisce agli organismi di replicarsi.

Riduce lo stress

Può capitare che la dermatite atopica sia scatenata da alti livelli di stress. Il sole e le temperature alte possono aiutare a rilassarsi e ad allontanare la tensione, complici anche il periodo di vacanza e di lontananza dal lavoro e dai problemi. Di conseguenza è possibile stimolare il turnover cellulare. 

La vitamina D contiene anche anti-ossidanti, che si contrappongono all’invecchiamento cellulare.

Dermatite e sole: gli accorgimenti

Il sole fa bene alla dermatite atopica, ma è anche fonte di possibili danni alla pelle. Se ci si espone ai raggi negli orari centrali della giornata, per un tempo prolungato e senza protezione solare si può andare incontro all’invecchiamento cellulare, a malattie dermatologiche, scottature e, nei casi più gravi, addirittura tumori.

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Per trovare la giusta via, con la dermatite atopica ci si può esporre al sole ma adottando i corretti accorgimenti.

Crema solare

È bene utilizzare una crema protettiva con un alto SPF (fattore di protezione) come 30 o 50. La pelle del viso, in particolare, richiede una barriera ancora maggiore contro i danni del sole che possono provocare macchie e rughe.

La crema solare va sempre applicata sulla pelle, anche quando dopo tanti giorni al mare si è formata l’abbronzatura. Dopo la doccia serale può essere utile applicare un doposole, ma chi soffre di dermatite atopica deve evitare i prodotti troppo complessi, a base alcolica o di profumazioni aggressive.

Non esporsi durante la fase acuta

La dermatite atopica può dipendere da diverse cause, e molte di queste determinano manifestazioni che trovano sollievo con l’applicazione al sole. In generale però è meglio non esporsi al sole durante la fase acuta dell’infiammazione.

Ci si può proteggere, oltre che con la crema solare, con una maglietta se si tratta di una forma che interessa il tronco, con un cappello se interessa il cuoio capelluto, con la visiera se la malattia ha colpito le aree del viso.

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Sciacquarsi dopo il bagno in acqua salata

La pelle affetta da dermatite atopica può trovare beneficio immergendosi nell’acqua salata, che ha una funzione anti-infiammatoria. Successivamente però è necessario sciacquarsi con acqua corrente e tamponare la pelle con un asciugamano non ruvido, per mantenere un’igiene il più possibile accurata e non strofinare agenti esterni sulle lesioni.

Evitare l’esposizione se si stanno prendendo farmaci a base di cortisone o antibiotici

Chi sta curando la dermatite con farmaci topici a base di cortisone o chi sta prendendo antibiotici non può esporre la pelle al sole. Questo perché si tratta di farmaci che rendono l’epidermide ancora più sensibile, e possono aggravare le scottature o causare macchie.

L’esposizione al sole può offrire benefici alle persone affette da dermatite atopica grazie alle proprietà antinfiammatorie e alla produzione di vitamina D. Tuttavia, è fondamentale adottare le giuste precauzioni per proteggere la pelle dai danni UV. Evitare l’esposizione durante le fasi acute della malattia e utilizzare una crema solare adeguata sono pratiche essenziali per bilanciare i benefici del sole con la sicurezza della pelle.

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