Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in seguito alla diffusione dei primi studi concreti sulla minore della variante Omicron, ha comunque specificato che “anche se provoca una malattia meno grave di Delta resta un virus pericoloso, soprattutto per le persone non vaccinate”.
La maggior capacità di trasmissibilità, ha messo in guardia Tedros “significa più ospedalizzazioni, più morti, più gente che non può lavorare”.
Lo studio cui si fa riferimento è sudafricano e ha registrato che le 256 persone che hanno perso la vita per la variante Omicron avevano per la maggioranza più di 60 anni di età. Il fattore dell’età avanzata dunque continua a incidere.
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