Come lavarsi le mani senza danneggiare la pelle: le regole del dermatologo
Top

Come lavarsi le mani senza danneggiare la pelle: le regole del dermatologo

Aldo Morrone, direttore scientifico dell'Istituto dermatologico San Gallicano Irccs di Roma: "le pratiche di igiene non devono alterare la salute della pelle o si rischia di contrarre infezioni"

Dermatite
Dermatite
Preroll

globalist Modifica articolo

14 Aprile 2020 - 14.31


ATF

Uno degli effetti collaterali del lavarsi spesso le mani è la comparsa di dermatiti o irritazioni alle mani, dovute alla presenza di alcune sostanze presenti nei detergenti. Il problema principale è rappresentato dai gel disinfettanti, di cui molti fanno un uso ‘smodato e ossessivo’ commenta Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto dermatologico San Gallicano Irccs di Roma. 
“L’igiene delle mani è fondamentale per la prevenzione delle infezioni, perché rimuove i microrganismi che possono essersi depositati sulla pelle attraverso micro-gocce presenti nell’aria o il contatto con oggetti o superfici contaminate. È però importante che queste pratiche di igiene non alterino il film idrolipidico della cute per evitare che il suo ruolo di barriera venga compromesso”.
“Per questo, lavarsi le mani nel corso della pandemia da coronavirus è fondamentale, ma non deve diventare un’operazione ‘maniacale’, con il rischio di infezioni o la comparsa di dermatiti irritative o allergiche. Inoltre è bene usare quando possibile acqua e sapone”, raccomanda l’esperto. Ecco dunque un decalogo con alcuni consigli dei dermatologi del San Gallicano:
1) La pelle è un organo barriera che svolge un ruolo fondamentale nella difesa dell’organismo dall’ambiente esterno. Ha una funzione primaria di difesa dagli agenti fisici, chimici e biologici, rappresentando la prima linea di difesa contro patogeni invasivi. Questa funzione viene svolta sia grazie alla protezione fornita dallo strato corneo, che attraverso la sintesi di mediatori dell’infiammazione, come prostaglandine, leucotrieni, citochine. “Con l’uso prolungato di gel antibatterici c’è il rischio che questi microrganismi sviluppino una resistenza”, avverte Morrone.
2) La cute integra rappresenta una barriera nei confronti della penetrazione di numerosi batteri e virus, ma la sua integrità è fondamentale per preservare l’organismo da malattie infettive.
3) Il nuovo coronavirus (Sars-Cov-2), causa dell’attuale pandemia, si trasmette principalmente attraverso la saliva e contatti diretti personali, per esempio con le mani ‘contaminate’.
4) Questo virus non è in grado di attraversare la cute. Le micro-gocce di saliva (droplet)
eliminate dai malati, sospese in aria possono depositarsi sugli oggetti e sulle mani, che in questo modo potrebbero veicolare il virus, se portate alla bocca, o attraverso contatti diretti personali come una stretta di mano.
5) Il lavaggio delle mani con acqua e sapone ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un’azione meccanica ed è raccomandato come principale e più efficace misura di prevenzione nei confronti del nuovo coronavirus. Meglio evitare l’acqua troppo calda, perché potrebbe danneggiare il film idrolipidico della pelle.
6) Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. Solo in assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani (gel idroalcolici) contenenti almeno il 60% di alcol. Una corretta igiene delle mani richiede che ci si lavi per almeno 40-60 secondi.
7) I gel idroalcolici vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci. Tuttavia, è necessario fare attenzione a non abusarne, dal momento che, se usati frequentemente, potrebbero provocare secchezza della cute, alterando la sua funzione protettiva e inoltre favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze, aumentando di conseguenza il rischio di infezioni.
8) Avere cura delle unghie, mantenendole corte, evitando di ‘mordicchiare’ le pellicine (cuticole), perché potrebbero crearsi micro-ferite che possono costituire la porta di accesso a virus e batteri.
9) Utilizzare creme idratanti ed emollienti, prive di sostanze irritanti e conserventi, che aiutino la pelle a ritrovare il suo naturale equilibrio, soprattutto se si avverte particolare secchezza delle mani. Sono utili anche le creme ‘barriera’ “che impediscono passaggio sostanze irritanti nel film idrolipidico”, suggerisce Morrone.
10) Prestare particolare attenzione a queste precauzioni se si è affetti da patologie dermatologiche, come, la dermatite atopica, che espongono già a maggior rischio di contrarre infezioni.

Leggi anche:  Resistenza agli antibiotici, Italia 'maglia nera': entro il 2050 potrebbe diventare la prima causa di morte
Native

Articoli correlati