Firenze vieta i panini sulle panchine? “Nient’affatto, è stop ai bivacchi”
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Firenze vieta i panini sulle panchine? “Nient’affatto, è stop ai bivacchi”

Sul web e via mail piovono segnalazioni su un’ordinanza sulle piazze. Il Comune chiarisce: “Panini sì, bivacchi no e in luoghi precisi”

Piazza Santo Spirito a Firenze
Piazza Santo Spirito a Firenze
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13 Agosto 2018 - 13.32


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Il Comune di Firenze con un’ordinanza del sindaco Dario Nardella, Pd, vieta di mangiare anche un panino su una panchina in tutta la città? Senza punto interrogativo, l’affermazione circola nel web, attraverso mail, segnalazioni allarmate ai giornalisti, volantini. Non è esattamente così. Anzi, pare proprio che le cose non stiano così. È in vigore da fine luglio, vale tre mesi. Ed è uno di quei provvedimenti che investono la convivenza civile nelle città.

L’ordinanza, voluta da Nardella e firmata dalla vicesindaca Cristina Giachi, si chiama “Piazze vivibili”. Spiegano dall’ufficio stampa di Palazzo Vecchio: “È mirata ad alcune zone specifiche tra piazze e giardini, non solo del centro storico, dove famiglie, mamme e bambini non andavano quasi più perché c’è chi si denuda, bivacca, orina, si ubriaca, spaccia droga o la consuma. Sul sagrato della chiesa di Santo Spirito tanti si ‘apparecchiano’ e si sono messi a mangiare la pizza”. Stop al’alcool se si è sbronzi e stop anche al “bivaccare”, quindi anche al dormire nelle panchine”.

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Finora vale un regolamento che prevede sanzioni da 170 euro per “situazioni limite. L’ordinanza del sindaco introduce elemento in più: con questi divieti in aree specifiche la polizia municipale può fare una denuncia, non più amministrativa ma appunto una denuncia per mancato rispetto di ordinanza sindacale”. Si parla quindi di violazione del codice penale, nello specifico dell’articolo 650. Quindi arresto fino a tre mesi e sanzione da 206 euro come minimo.
“Ma nessuno vieta di mangiare un panino sulle panchine. Non si deve però mangiare sul sagrato della chiesa di santo spirito dove si hanno molte situazioni al limite. La ratio non è punitiva, al contrario vuole consentire l’uso di spazi pubblici a tutti e non solo ad alcune persone”.

I luoghi interessati dall’ordinanza, fa sempre sapere il Comune, sono stati scelti in base alle segnalazioni di degrado dei cittadini. Li riportiamo: “nel Quartiere 1 i giardini di via Galliano; nel Quartiere 2 l’area del Parterre compresa piazza della Libertà; nel Quartiere 3 via Reims (per essere esatti lo slargo in cui insistono la chiesa, il centro anziani e il teatro e nei pressi c’è anche un giardino pubblico) e le piazze Bartali e Artusi; nel Quartiere 4 piazza Pier Vettori; nel Quartiere 5 i giardini pubblici tra via Allori e via Baracca”. Più piazza Santo Spirito e il Giardino della Catena nel Parco delle Cascine.

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