Sanremo/3 o del frolloccone in poncho

Sanremo tre, gli appunti del Cavalier Serpente. Dal trottolino amoroso terrificante al frolloccone antipatico, passando per la barbetta di Baggio. [Stefano Torossi]

Sanremo/3 o del frolloccone in poncho
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15 Febbraio 2013 - 12.15


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di Stefano Torossi

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Mitridatizzazione: da Mitridate, re del Ponto, il quale per immunizzarsi contro possibili avvelenamenti mortali, ne prendeva ogni giorno una piccola dose, fino ad abituarsi al tossico e renderlo innocuo.

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E’ la terapia a cui ci hanno sottoposto i due sciagurati in apertura di serata cantando insieme Trottolino amoroso. E bisogna dire che ha funzionato, perché, veramente, dopo quell’ascolto non poteva capitarci niente di peggio.

Anche se:

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La telecamera oggi, ieri e l’altro ieri ha così spesso insistito sui primi piani del chitarrista in orchestra, un bravo musicista, ma di aspetto, portamento e movenze funeree, e senza mai l’ombra di un sorriso.

Elio, in contrasto con la critica e i giornali continua a non sembrarci quel genio della musica che tutti dicono, ma solo un bravo furbacchione.

Durante il monologo della Littizzetto, invece di normali risate o reazioni umane del pubblico, parte ogni tanto il solito applauso televisivo, freddo, che fredda il ritmo del discorso. Comunque lei è brava, e riesce a non dare alcuna connotazione ammiccante o adolescenziale, ma lascia il suo semplice valore di giudizio alla parola “stronzo” (un uomo che picchia una donna è solo uno stronzo).

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Bella la faccia di Baggio, però con una di quelle schifose barbette (per intenderci alla Ascanio Celestini, più scarsa), che fanno pensare, più che a un mento, a un pube spelacchiato. E carino lui con il suo impegno. Il problema? La sua lettera troppo lunga e patetica, presentata senza un minimo di ironia, o almeno un po’ di distacco. In fondo siamo a un festival, e non a una riunione di lupetti.

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E poi quel grosso frolloccone in poncho, Anthony and the Johnsons (ma chi sono, e soprattutto, dove stavano nascosti questi Johnsons?), presentato come la voce del secolo. Mah? Dopo il suo banale pippone ecologista-femminista, durante il quale abbiamo intravisto Fazio piuttosto insofferente, ci è sembrato solo un gran maleducato, che se ne è pure andato senza salutare.

In chiusura, bis dell’inizio: di nuovo Trottolino amoroso, e tutti a letto. Stasera per noi durante l’ascolto, meno alcolici, ma abbastanza noci, nocciole e mandorle da fare ingrassare una mandria di scoiattoli.

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