Vladimir Putin subirà “gravi conseguenze” se dovesse violare un accordo di pace con l’Ucraina, ha avvertito Keir Starmer, mentre i pianificatori militari occidentali iniziano a delineare strategie per far rispettare un eventuale accordo tra i due paesi.
Il primo ministro britannico ha lanciato il suo monito al presidente russo dopo aver incontrato i rappresentanti di 31 paesi presso la base militare di Northwood, nei pressi di Londra, dove sono stati avviati i primi piani su quali forze occidentali potrebbero essere schierate per proteggere l’Ucraina in futuro.
Starmer ha dichiarato che Putin non avrà il diritto di veto sulle modalità con cui Kiev deciderà di difendersi, dopo che il leader russo ha chiesto la smilitarizzazione dell’Ucraina come condizione per un accordo di pace. Tuttavia, il primo ministro britannico non ha ribadito l’ipotesi di inviare truppe sul terreno, specificando invece che le forze alleate interverranno a supporto dell’esercito ucraino – anche via mare e via aerea – senza sostituirlo.
“Lo scopo delle misure di sicurezza è rendere chiaro alla Russia che ci saranno gravi conseguenze in caso di violazione dell’accordo”, ha dichiarato Starmer ai giornalisti dopo l’incontro.
“Ecco perché sarà necessaria una componente statunitense: affinché Putin capisca che le conseguenze saranno serie se oltrepasserà i limiti. L’obiettivo di questo piano è garantire il mantenimento della pace, come già avviene in Estonia e in altri paesi dove siamo dispiegati.”
Interrogato sulla possibilità che le truppe britanniche possano essere schierate in Ucraina, come aveva precedentemente ipotizzato, Starmer ha spiegato che i piani militari prevedono un supporto su più fronti, via terra, mare e aria. Ha aggiunto:
**“C’è la forte consapevolezza che, dopo quanto accaduto negli ultimi tre anni, le forze ucraine siano tra le più solide in Europa. Hanno le capacità, i numeri e soprattutto un’esperienza diretta sul campo.
Non stiamo parlando di qualcosa che sostituisca le loro capacità, ma di un intervento che le rafforzi, integrandole con supporto aereo, navale e terrestre.”**
Una fonte di Downing Street ha spiegato che le dichiarazioni di Starmer riflettono “il passaggio alla fase operativa” dei piani strategici.
Il premier ha parlato dopo aver incontrato rappresentanti militari di 31 paesi coinvolti nella progettazione di quella che ha definito la “coalizione dei volenterosi”, studiando il modo in cui questa possa operare concretamente.
Tra i paesi presenti figuravano Francia, Polonia, Paesi Bassi, Romania, Canada e Australia.
Hanno partecipato anche funzionari statunitensi e italiani, nonostante la premier italiana Giorgia Meloni abbia definito i piani di Starmer “rischiosi e inefficaci” e la Casa Bianca non si sia ancora impegnata a sostenere una presenza occidentale in Ucraina.
I colloqui si sono svolti mentre continuano le trattative tra Stati Uniti, Ucraina e Russia, con un nuovo round di negoziati previsto per domenica in Arabia Saudita. I rappresentanti dei tre paesi discuteranno la possibilità di un’interruzione di 30 giorni degli attacchi alle infrastrutture energetiche, come primo passo verso un accordo più ampio.