L’Ong Mediterranea Saving Humans ha annunciato che all’inizio della prossima settimana riceverà un report “molto serio” elaborato da Citizen Lab, un team di ricerca dell’Università di Toronto, sul caso Paragon. Il dossier riguarderà non solo i casi di spionaggio ai danni dei membri di Mediterranea, ma anche altre utenze monitorate in Italia e in Europa.
Il caso è emerso il 31 gennaio 2025, quando il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, ha rivelato di essere stato vittima di un attacco spyware tra il luglio e il dicembre 2024. Successivamente, è stato accertato che almeno altre sei persone in Italia, tra cui Luca Casarini, fondatore di Mediterranea, sono state targettizzate dallo spyware Graphite, sviluppato dalla società israeliana Paragon Solutions.
Le indagini sul caso sono state affidate alla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNA), che sta coordinando gli accertamenti delle procure italiane per identificare gli autori di questi attacchi.
Inoltre, la Procura di Venezia ha avviato un’inchiesta dopo la denuncia di Beppe Caccia di Mediterranea, che ha riferito di essere stato spiato tramite Graphite.
Il governo italiano ha negato qualsiasi coinvolgimento negli attacchi, sottolineando che le attività di intelligence sono sempre condotte nel rispetto della legge. Tuttavia, l’opposizione politica ha chiesto maggiore trasparenza, soprattutto dopo la rivelazione che anche Don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea e vicino a Papa Francesco, è stato oggetto di un attacco spyware nel febbraio 2024.
In attesa del report di Citizen Lab, le autorità italiane e le organizzazioni coinvolte continuano a collaborare per fare luce su questo caso di presunto spionaggio internazionale che ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulla privacy e sulla sicurezza digitale in Europa.