Il piano di Israele per rispondere all’attacco dell’Iran del 1 ottobre è pronto. Lo riporta la Cnn citando una fonte a conoscenza delle intenzioni dello Stato ebraico all’indomani delle riunioni del gabinetto di sicurezza per valutare le azioni da intraprendere.
Il governo israeliano e lo stesso primo ministro Benjamin Netanyahu hanno assicurato agli Stati Uniti che un contrattacco all’Iran sarebbe limitato a obiettivi militari e non prenderebbe di mira gli impianti petroliferi o nucleari.
Rappresaglia di Israele prima delle elezioni Usa
I funzionari statunitensi si aspettano che Israele risponda con la sua rappresaglia all’Iran prima del giorno delle elezioni presidenziali statunitensi, ha riferito la CNN mercoledì.
La tempistica e i parametri della risposta di Israele sono oggetto di intensa discussione da parte del governo israeliano, secondo il rapporto.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu sembra essere estremamente consapevole di qualsiasi potenziale conseguenza politica delle azioni di Israele, hanno affermato i funzionari statunitensi.
Il 1° ottobre, l’Iran ha lanciato 180 missili balistici verso Israele in risposta alle uccisioni del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah, del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh e del comandante senior dell’IRGC Abbas Nilforoushan. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha affermato che il suo governo non stava cercando una guerra con Israele, ma avrebbe affrontato qualsiasi minaccia in modo risoluto.
Israele si è impegnato a rispondere all’attacco nel momento e nel modo da lui scelti.
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