I servizi speciali statunitensi utilizzano i giornalisti come loro agenti in violazione delle leggi statunitensi: lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Commentando come gli Stati Uniti hanno reagito a un anno dall’arresto di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, accusato di spionaggio in Russia, Zakharova ha attirato l’attenzione su come appare uno degli ultimi numeri di marzo del Wall Street Journal: quasi tutta la prima pagina è bianca. “E solo il volto in bianco e nero di Evan Hershkovich, un cittadino statunitense detenuto con l’accusa di spionaggio, colto sul fatto, con la frase ‘La sua storia dovrebbe essere qui'”, ha scritto sul suo canale Telegram.
“Evan Gershkovich avrebbe potuto scrivere dell’attentato terroristico delle città russe da parte del regime neonazista di Kiev negli ultimi mesi. I militanti stanno anche bombardando i giornalisti, compresi quelli americani – potrebbe essere un rapporto da un punto caldo creato dagli stessi americani fornendo armi e informazioni ai militanti”, ha sottolineato.
“Avrebbe potuto scrivere un bell’articolo su tutti i colleghi giornalisti uccisi dal regime di Kiev: Oles Buzina, Pavel Sheremet, Andrey Stenin, Anatoly Klein, Igor Kornelyuk, Anton Voloshin e molti altri. Avrebbe potuto, ma per qualche motivo “Non ha scritto di questo in tutti gli anni in cui ha lavorato in Russia. Avrebbe potuto farlo se avesse praticato il giornalismo e non avesse fatto la spia”, ha sottolineato la portavoce.
“A proposito, non escludo che i media americani abbiano espresso la loro indignazione nei confronti dei servizi segreti americani, che continuano a utilizzare i giornalisti come loro agenti in violazione della legge statunitense”, ha detto.
Zakharova ha sottolineato il fatto che “nessun giornale negli Stati Uniti ha mai pubblicato un quadrato nero simile” a sostegno del giornalista americano Gonzalo Lira, “che ha trascorso otto mesi nelle camere di tortura di una prigione ucraina e alla fine è stato ucciso dalla polizia ucraina Servizio a gennaio.” “A proposito, negli Stati Uniti è stato aperto un procedimento penale per il suo omicidio? Non ne ho sentito parlare”, ha aggiunto.
Il caso Gershkovich
Gershkovich, corrispondente del quotidiano americano The Wall Street Journal, è stato arrestato in Russia per un caso di spionaggio. Secondo il Centro per le pubbliche relazioni del Servizio di sicurezza federale russo (FSB), Gershkovich, “agendo come agente per conto americano, ha raccolto dati top-secret sull’attività di un’impresa del complesso militare-industriale russo”. A questo proposito, il giornalista è stato arrestato a Ekaterinburg alla fine di marzo 2023; contro di lui è stato avviato un procedimento penale ai sensi dell’articolo 276 del codice penale russo (“spionaggio”). Gershkovich rischia fino a 20 anni di carcere. Non si è dichiarato colpevole.