Non si sa come finirà, ma la guerra tra Russia e Ucraina probabilmente passerà alla storia come la guerra decisa dai droni. Non a caso, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg ha comunicato che i paesi dell’alleanza si sono impegnati a trasferire in Ucraina un milione di droni. Lo ha detto in un briefing a Bruxelles. La decisione è stata presa dopo due giorni di negoziati all’interno dell’Alleanza.
“Sono orgoglioso di annunciare che il Regno Unito e la Lettonia guideranno una coalizione internazionale per sviluppare droni, vitali per l’Ucraina. Insieme, forniremo all’Ucraina le capacità di cui ha bisogno per difendersi e vincere questa guerra, per garantire che Putin sia sconfitto nelle sue ambizioni illegali e barbare”, ha dichiarato il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps in una dichiarazione.
Alla fine dello scorso anno, il presidente Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che l’Ucraina nel 2024 prevede di produrre un milione di droni. “Le nostre brigate riceveranno droni nazionali. L’anno prossimo produrremo un milione di droni. Faremo di tutto per garantire che sia così”, aveva detto Zelensky in una conferenza stampa.
A questo sforzo di Ucraina e NATO, la Russia – in affanno nella prima fase dell’invasione – fino ad adesso ha risposto contando sulle forniture di Iran e alle forniture militari top secret della Corea del Nord. Sul piano interno, ripristinando un meccanismo sovietico ha inserito produzioni parallele a stabilimenti che operano in ben altri settori, compreso quello alimentare. Come ha documentato recentemente TG3 mondo con una corrispondenza da Mosca che ha raccontato di uno stabilimento che sforna contemporaneamente pane e droni.
