Una vittoria importante anche se le difese russe sono difficilmente aggirabili. Con l’assalto e la liberazione del villaggio di Robotyne «dopo settimane di assalti» le forze armate ucraine si sono «aperte la strada verso Tokmak e, infine, Melitopol e il confine con la Crimea».
È quanto ha detto il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, nel suo intervento alla conferenza degli ambasciatori francesi, che viene riportato dal ministero degli Esteri di Kiev sul suo sito.
«Proprio ora, le Forze armate dell’Ucraina continuano ad avanzare durante la controffensiva. È estremamente difficile. Il numero di campi minati e fortificazioni è senza precedenti. Droni, elicotteri e aerei russi dominano i cieli, ma stiamo gradualmente riuscendo. Pochi giorni fa abbiamo sfondato le difese russe in una delle sezioni più difficili del fronte e abbiamo liberato l’insediamento strategicamente importante di Robotyne», ha detto Kuleba, elogiando il lavoro dei soldati che hanno «reso possibile l’assalto di un’intera brigata a Robotyne e la sua liberazione dopo settimane di assalti». «Dopo esserci trincerati sui fianchi, ci siamo aperti la strada verso Tokmak e, infine, Melitopol e il confine con la Crimea», ha detto Kuleba.
Per gli ucraini è un villaggio chiave quello di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, di cui è stata annunciata la riconquista lunedì. L’obiettivo strategico principale di Kiev, infatti, sembra essere al momento quello di `tagliare´ il corridoio di terra della Russia per la Crimea. La penisola di Crimea è stata annessa dalla Russia nel 2014, una mossa dichiarata illegale dall’Ucraina ma anche da gran parte della comunità internazionale e Kiev ha sempre detto che il suo obiettivo di cacciare i russi dal territorio ucraino include la riconquista della Crimea. In un’intervista di domenica il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che ritiene che una soluzione politica per la Crimea sia possibile e preferibile: «Ci saranno meno vittime se ci troveremo ai confini amministrativi della Crimea. Credo che così sarà possibile spingere politicamente per la smilitarizzazione» della Crimea, ha detto. Oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, rispondendo a una domanda sulla Crimea ha detto che «in questo momento ogni negoziato è fuori questione».