La leadership di Putin scricchiola: lo Zar sempre più in discussione
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La leadership di Putin scricchiola: lo Zar sempre più in discussione

Il direttore della CIA, William Burns, ha riferito durante l'Aspen Security Forum negli Stati Uniti questa settimana che l'élite in Russia sta sempre più mettendo in discussione la leadership del presidente Vladimir Putin

La leadership di Putin scricchiola: lo Zar sempre più in discussione
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21 Luglio 2023 - 10.47


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Il direttore della CIA, William Burns, ha riferito durante l’Aspen Security Forum negli Stati Uniti questa settimana che l’élite in Russia sta sempre più mettendo in discussione la leadership del presidente Vladimir Putin. I dubbi sono aumentati drasticamente dopo una breve rivolta il mese scorso, in cui il gruppo di mercenari legati ai Gruppi Wagner ha marciato su Mosca, ha osservato Burns, secondo quanto riportato da Politico.

La Cia sta ora cercando di capitalizzare la crescente insoddisfazione nei confronti di Putin e ha recentemente pubblicato un video nel tentativo di reclutare informatori russi.

Il filmato è stato visto ben 2,5 milioni di volte nella prima settimana, il che secondo Burns dimostra che l’insoddisfazione per Putin sta crescendo in Russia. “Questo solleva alcune domande più profonde sul giudizio di Putin, sul suo relativo distacco dagli eventi e persino sulla sua indecisione”, ha detto Burns secondo Politico.

La ribellione del gruppo Wagner “ha rivelato alcune delle debolezze significative in un sistema che Putin ha costruito”, ritiene il capo della Cia, che conosce bene il Paese dopo un periodo come ambasciatore Usa a Mosca. Queste debolezze sono state messe in luce anche dall’errore di valutazione di Putin da quando ha lanciato l’invasione dell’Ucraina, ha detto Burns secondo il giornale.

Leggi anche:  Putin rivendica il lancio del missile balistico Oreshnik contro l'Ucraina

 La Cia ha creato a maggio uno speciale canale Telegram sul quale ha pubblicato un video in russo per i delusi dal corso intrapreso dalla Russia e che si rivolge chiaramente a chi lavora per lo stato russo. Nel video si dice alla fine che “c’è chi non vuole ascoltare la verità. Ma noi vogliamo ascoltarla”, si precisa, alla evidente ricerca di informazioni utilizzando il canale di informazioni anonime Tor.

Le immagini sono state girate secondo tutti i canoni della appartenenza alla Russia: c’è l’inverno, ci sono citazioni dai classici, c’è lo stemma araldico dell’aquila bicipite, ci sono alcuni aspetti della vita dei russi che spesso generano nei cittadini della federazione rabbia o preoccupazione. Una voce fuori campo pone l’annosa questione: “È questo il percorso che ho scelto per me stesso?”. Chiaro è il nesso: per la Cia la guerra in Ucraina ha creato un’opportunità storica scommettendo sui russi insoddisfatti dalla guerra e dalla vita in Russia. Quasi immediato a maggio il commento del Cremlino: “sia la Cia che le altre agenzie di intelligence occidentali non indeboliscono la loro attività nel nostro Paese”.

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