L’oligarca russo e capo mercenario Yevgeny Prigozhin – che ora sta guidando una ribellione armata contro il regime del presidente russo Vladimir Putin – è stato uno dei volti più visibili della guerra in Ucraina.
Conosciuto per le sue pubbliche relazioni aggressive, il linguaggio volgare e una presenza frequente in prima linea, il Prigozhin dalla testa rasata ha reclutato migliaia di prigionieri russi per combattere per Wagner e ha litigato apertamente con il ministero della Difesa per piani militari e rifornimenti di munizioni.
Prigozhin, 62 anni, è stato per decenni conosciuto come “lo chef di Putin” o il cuoco di Putin a causa dei contratti di ristorazione del Cremlino della sua azienda.
Per anni Prigozhin è stato considerato un fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin e infatti fino a pochi giorni fa ha sempre tentato di lasciare fuori Putin dalle polemiche attaccando Shoigu e gli altri accusari di ingannare il presidente.
Prigozhin e Putin si conoscono da anni ed entrambi sono nati e cresciuti a San Pietroburgo.
Dopo aver scontato una lunga pena detentiva negli anni ’80, Prigozhin iniziò a vendere hot dog nella sua città natale. Presto iniziò a costruire una partecipazione in una catena di supermercati e alla fine aprì la sua società di ristorazione e catering.
Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno imposto sanzioni a Prigozhin per il suo ruolo in Wagner.
Lo accusano anche di aver finanziato una “fattoria di troll” nota come Internet Research Agency che secondo Washington ha cercato di influenzare le elezioni statunitensi.
Prigozhin è un uomo ricchissimo e con il gruppo Wagner è stato una osrta di braccio armato della Russia di Putin in Africa e non solo. E altre alla milizia privata continua ad avere numerosissimi interessi, società e ristoranti e locali, come quello di san Pietroburgo dove è stato ucciso il blogger estremista Tatarsky, suo amico.