L'inchiesta: gli 007 di Mosca dietro molte manifestazioni anti-Ucraina e anti-Nato in Europa
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L'inchiesta: gli 007 di Mosca dietro molte manifestazioni anti-Ucraina e anti-Nato in Europa

I servizi di intelligence del Cremlino avrebbero orchestrato manifestazioni di protesta in diverse città europee contro la Turchia, la Nato e l'Ucraina, nel tentativo di influenzare l'opinione pubblica

L'inchiesta: gli 007 di Mosca dietro molte manifestazioni anti-Ucraina e anti-Nato in Europa
Vladimir Putin
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7 Maggio 2023 - 23.13


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Propaganda e disinformazione: i servizi di intelligence del Cremlino avrebbero orchestrato manifestazioni di protesta in diverse città europee contro la Turchia, la Nato e l’Ucraina, nel tentativo di influenzare l’opinione pubblica e provocare reazioni, secondo un’inchiesta giornalistica internazionale condotta grazie ad una collaborazione tra diversi media europei: Svt, Le Monde, Danmarks Radio, Expressen, Nrk, Delfi, Ndr/Wdr e Süddeutsche Zeitung.

La fonte di queste informazioni sarebbe costituita da documenti classificati dei servizi segreti russi, ottenuti dal centro investigativo Dossier Center.

L’ispirazione per le proteste orchestrate sarebbe venuta dopo le durissime reazioni in seguito alla manifestazione dell’attivista nazionalista danese-svedese Rasmus Paludan, che a gennaio bruciò una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Stoccolma. Il gesto provocò l’indignazione del mondo arabo ed ebbe pesanti ripercussioni sui negoziati tra Stoccolma e Ankara per far entrare la Svezia nella Nato.

Durante le manifestazioni, sono stati girati video pubblicati sui social media, tra cui TikTok e YouTube. Il team investigativo è stato in grado di identificare foto e video in cui i manifestanti utilizzavano cartelli con esattamente le stesse scritte in diverse città europee. In uno dei video si vedono presunti attivisti pro-Ucraina fare il saluto romano davanti ad uno striscione con insulti rivolti al presidente turco Erdogan.

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«Si tratta di informazioni interessanti e in linea con quanto abbiamo visto in termini di influenza russa sulla Svezia e sui Paesi occidentali», ha dichiarato Gabriel Wernstedt, portavoce dei servizi di sicurezza svedesi Säpo, intervistato da Svt. 

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