Guerra in Ucraina, che fare? Il conflitto «dal punto di vista geopolitico è potenzialmente infinito perché l‘Ucraina già dall’impero sovietico era un terreno instabile. Sul campo potrebbe avere una battuta d’arresto forse entro la fine dell’estate». Lo spiega Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, parlando dell’andamento e delle conseguenze del conflitto in Ucraina.
«Il rischio dell’esaurimento delle energie militari è possibile che rallenti il conflitto. Gli ucraini sono più deboli, ma anche i russi sono forse al limite», aggiunge.
L’Italia come Paese, secondo Caracciolo, «può reggere a fatica il prolungamento della guerra. Il razionamento dell’energia, il prezzo del carburante, l’inflazione e l’instabilità dell’eurozona sono pesanti. Poi ci sono forti problemi di adattamento – commenta -. La tenuta sociale è a rischio per i motivi di cui sopra. Culturalmente non siamo attrezzati ad affrontare situazioni così dure. I cittadini sono in sofferenza».
«Da tre generazioni l’Italia non conosce crisi da guerra, penso che da parte delle istituzioni vada modificato il sistema informativo per preparare l’opinione pubblica a mesi futuri di sacrificio che rischiano di essere molto pesanti», conclude.