Parole sagge di chi continua a mettere al primo posto la diplomazia: “La Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso che ha preceduto il concerto offerto al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione della Festa della Repubblica.
`”Non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti’ ha sottolineato il Capo dello Stato aggiungendo che `accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro, la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica. Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali, intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti’.
Mattarella ha ribadito che `con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace. L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti. Esistono per il genere umano – ha rilevato ancora Mattarella – beni condivisi e gravi pericoli comuni che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale’. Alla cerimonia non partecipano gli ambasciatori di Russia e Bielorussia, non invitati in linea con le indicazioni arrivate a livello europeo di non coinvolgere in eventi come le feste nazionali le rappresentanze dei due Paesi.
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