Putin, due giornalisti di un sito pro-Cremlino si ribellano: "È un penoso dittatore paranoico"
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Putin, due giornalisti di un sito pro-Cremlino si ribellano: "È un penoso dittatore paranoico"

Egor Polyakov ha scritto gli articoli assieme alla collega Alexandra Miroshnikova: "Volevamo ricordare a tutti nel giorno della Vittoria per che cosa hanno veramente combattuto i nostri nonni, per la pace"

Putin, due giornalisti di un sito pro-Cremlino si ribellano: "È un penoso dittatore paranoico"
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9 Maggio 2022 - 17.35


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Un gesto isolato di ribellione che avrà conseguenze serie. “Putin penoso dittatore paranoico”. Due giornalisti russi hanno postato oggi 40 articoli contro la guerra in Ucraina su “Lenta”, un sito pro Cremlino per il quale lavorano.


“Dovevamo farlo oggi. Volevamo ricordare a tutti nel giorno della Vittoria per che cosa hanno veramente combattuto i nostri nonni, per la pace”, ha detto al Guardian il 30enne Egor Polyakov, che ha scritto gli articoli assieme alla collega Alexandra Miroshnikova. Entrambi sono stati licenziati, ha riferito Moscow Times.

Lenta è uno dei siti più letti in Russia, con 200 milioni di visitatori al mese. La protesta dei due giornalisti è il secondo importante atto di ribellione sui media dopo quello di Marina Ovsyannikova, che ha interrotto il telegiornale della sera. Fra i titoli degli oltre quaranta articoli apparsi sul sito troviamo: “Vladimir Putin ha mentito sui piani russi in Ucraina”, “L’esercito russo si è trasformato in un esercito di ladri e saccheggiatori” e “la Russia abbandona in Ucraina i corpi dei suoi soldati”.

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“La gente normale muore, donne e bambini pacifici muoiono in Ucraina. Con la retorica che vediamo, tutto ciò non si fermerà. Non potevamo più accettarlo. Era l’unica cosa da fare”, ha detto Polyakov, che ha ammesso di temere per le conseguenze del suo gesto. “Ovviamente ho paura. Non mi vergogno a dirlo. Ma sapevo cosa facevo, quali sarebbero state le conseguenze”.

Assieme a Miroshnikova ha postato anche una lettera ai lettori del sito: Non abbiate paura! Non tacete! battetevi! Non siete soli, siamo tanti. Il futuro è nostro!”. Lenta ha poi rimosso tutti gli articoli, ma possono essere rintracciati sul web tramite la copia cache.

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