Al Jazeera ha diffuso su twitter in cui uno dei sopravvissuti all’attentato neonazista di Hanau racconta, tra le lacrime, cosa è successo: “Prima abbiamo sentito cinque o sei colpi di pistola, poi ho visto l’uomo entrare. Stavamo mangiando in quel momento, eravamo 10 o 12 persone. Due, tre o quattro persone sono riuscite a sopravvivere. L’uomo entrato dalla porta laterale e ha ucciso tutti. È venuto verso di noi e ha cominciato a mirare alle teste di chiunque vedesse. Si è accovacciato e ha cominciato a sparare. Mi sono nascosto dietro il muro, ma mentre mi stavo muovendo mi ha colpito a un braccio. Sono caduto a terra, un altro è caduto dietro di me, e poi ancora un altro sopra di lui. Stavano diventando una pila. L’uomo davanti a me aveva un buco in gola, mi diceva ‘non riesco sentire la mia lingua, non riesco a respirare’. Gli ho detto di pregare, lui gridava e diceva a tutti di dire le ultime preghiere, ma nessuno rispondeva. Eravamo rimasti vivi solo noi due. Poi l’uomo se n’è andato e non abbiamo visto più niente”.
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— Al Jazeera English (@AJEnglish) February 20, 2020
L’attentato
Una strage fra i locali degli amanti del narghilè sconvolge la città di Hanau, in Germania: è quel che è accaduto mercoledì intorno alle 22, quando sono rimaste uccise diverse persone sotto i colpi di armi da fuoco di un killer, che ha preso di mira i bar notoriamente amati dalla comunità turca e curda.
Il bilancio è di almeno 9 morti e diversi feriti. Successivamente, la polizia tedesca ha trovato il corpo senza vita del presunto autore della strage nella sua abitazione insieme a quello di un’altra persona. Nel complesso, quindi, finora le vittime sono 11.
La città, che dista 20 km da Francoforte sul Meno, è un centro da 100 mila abitanti, che sta vivendo ore di autentico terrore. La polizia ha diramato anche un numero di telefono, per raccogliere eventuali segnalazioni e indizi sull’accaduto.
La matrice dell’accaduto non è ancora chiara, e gli inquirenti non si sbilanciano. Stando ai media locali, intorno alle 22, i primi colpi sono stati esplosi in un locale del centro storico della città, il ‘Midnight’ a Heumarkt, secondo la Bild online. Qui un testimone ha detto di aver sentito fra gli otto e i nove colpi da arma da fuoco. Subito dopo, è stato preso di mira un secondo locale di narghilè nel quartiere di Kesselstadt, l”Arena bar & Cafè’, nella Karlsbader Strasse: il killer avrebbe bussato alla porta, per poi aprire il fuoco attorno a sé nell’area fumatori. In entrambi i casi ci sono state delle vittime. La notizia di un terzo agguato, a Lamboy, è stata invece smentita. Le zone colpite sono al momento transennate e inaccessibili.
L’ultima strage avvenuta in Germania risale al dicembre 2016, quando il tunisino Anis Amri attaccò il mercatino di Natale della Chiesa della Memoria di Berlino con un camion, uccidendo 12 persone. Ma nel paese, che proprio in questi giorni vive una crisi politica a causa di Alternative fuer Deutschland, fa paura anche il terrorismo dell’estrema destra: ed è di pochi giorni fa il megablitz della polizia in cui 12 persone sono state arrestate con l’accusa di voler commettere attentati contro profughi e musulmani per scatenare una guerra civile in Germania e sovvertire l’ordine costituito.