Cosa sono? E’ la domanda che dal 2017 (quando sono stati resi pubblici i video) e dal 2015 (quando sono stati filmati da un caccia americano) non aveva ancora una risposta. Che ora, con una prima ammissione da parte della Marina americana, viene data: “Non lo sappiamo”. Risposta che, in questo caso, diventa una conferma della veridicità dei video, definita dall’espressione “unidentified aerial phenomena” (UAP) che Joseph Gradisher, portavoce del vice comandante delle operazioni navali, ha dato parlando con ‘Time’, ‘Washington Post’ e ‘Cnn’. “La Marina definisce gli oggetti contenuti in questi video come ‘fenomeni aerei non identificati'”.
Insomma, anche se non riconosciuti come Ufo – unidentified flying object (UFO) – l’avere ottenuto una forma di ufficialità con la definizione di ‘fenomeni aerei non identificati’ apre la porta alle interpretazioni. Sono tre i filmati rilasciati tra 2017 e 2018, tra cui quello realizzato nel 2015 da un McDonnell Douglas F/A-18E Super Hornet e diffuso poi dall’organizzazione ‘To The Stars Academy of Arts and Science’, specializzata in scienza e tecnologia.
"Quei filmati degli Ufo sono veri": arriva la conferma della Marina Usa
"La Marina definisce gli oggetti contenuti in questi video come 'fenomeni aerei non identificati'".
globalist Modifica articolo
19 Settembre 2019 - 13.14
ATF
Native
Articoli correlati