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Dalle carte segrete di Henry Kissinger, agli avvistamenti degli Ufo, dalle analisi di intelligence, agli studi sulle capacità extra sensoriali. C’è un po’ di tutto nel cosiddetto archivio Crest, quasi 800mila file – 13 milioni di pagine – di documenti segreti della Cia, ora disponibili on line sul sito dell’agenzia.
Il materiale, che in precedenza era possibile consultare solamente per poche ore al giorno dai computer della biblioteca dei National Archives in Maryland, è stato pubblicato dopo una lunga battaglia legale da parte di un gruppo di attivisti per la libertà di informazione.
Tra i documenti più insoliti compaiono quelli relativi al cosiddetto programma ‘Stargate’, che studiava la percezione extrasensoriale e i poteri della mente, come quelli che si riteneva appartenessero a Uri Geller, il celebre personaggio tv degli anni ’70.
Il materiale, che in precedenza era possibile consultare solamente per poche ore al giorno dai computer della biblioteca dei National Archives in Maryland, è stato pubblicato dopo una lunga battaglia legale da parte di un gruppo di attivisti per la libertà di informazione.
Tra i documenti più insoliti compaiono quelli relativi al cosiddetto programma ‘Stargate’, che studiava la percezione extrasensoriale e i poteri della mente, come quelli che si riteneva appartenessero a Uri Geller, il celebre personaggio tv degli anni ’70.
Una serie di appunti, ora pubblici, descrivono come Geller fosse in grado di replicare con spesso un alto livello di accuratezza i disegni tracciati in un’altra stanza. In altri documenti sono invece elencati vari avvistamenti di dischi volanti.
Per ottenere la pubblicazione online dei file, gli attivisti di MuckRock hanno fatto causa alla Cia e alla fine dopo due anni l’hanno avuta vinta. Contemporaneamente, per mettere pressione sulla Cia, il giornalista Mike Best ha raccolto 15mila dollari per finanziare visite periodiche agli archivi in Maryland, dove i documenti venivano stampati uno per uno e successivamente pubblicati online sul suo blog.
Per ottenere la pubblicazione online dei file, gli attivisti di MuckRock hanno fatto causa alla Cia e alla fine dopo due anni l’hanno avuta vinta. Contemporaneamente, per mettere pressione sulla Cia, il giornalista Mike Best ha raccolto 15mila dollari per finanziare visite periodiche agli archivi in Maryland, dove i documenti venivano stampati uno per uno e successivamente pubblicati online sul suo blog.
Dopo aver annunciato la pubblicazione online a novembre 2016, ora la Cia ha reso invece tutti i documenti dell’archivio accessibili con un semplice clic sul suo sito a questo link.