Distruggere oggi il patrimionio storico e artistico della Siria e dell’Iraq ma presto distruggere anche le Piramidi in Egitto. Sempre in nome di una fanatica e fondamentalista interpretazione del Corano.
Lo stato islamico ha infatti diffuso in rete un video di 9 minuti e 45 secondi nel quale si mostra la distuzione dei resti della porta del tempio assiro di Nabu, a Nimrud, e si promette la distruzione delle Piramidi in Egitto, che è un altro obiettivo del Califfato (al pari della conquista di Roma e di el Andalus, ossia la penisola iberica un tempo sotto il dominio arabo).
Nel video appaiono alcuni miliziani (dal fratino identificabili come polizia religiosa) che spiegano, citando alcuni versetti del Corano, l’importanza di distruggere le antiche vestigia del passato, simbolo dell’idolatria e delle religioni precedenti all’Islam, ovviamente non ammissibili né tollerabili.
Nabu era una delle principali divinità assire, dio della scrittura e della saggezza.
Nella prima parte del video si mostrano le immagini dello scorso aprile in cui si vedono i bulldozer che radono al suolo le antiche porte assire di Adad e di Mashki.
Poi l’immagine della distruzione del tempio di Nabu a Nimrud e infine – con alle spalle il tempio di Nabu demolito – compare un miliziano che promette di demolire e distruggere le Piaramidi d’Egitto, altro simbolo dell’idolatria e di devozioni contrarie all’Islam e, quindi, da eliminare.
Del resto lo stesso al-Baghdadi ha detto che distruggere monumenti, luoghi di culto e resti archeologici di antiche civiltà è un dovere religioso. Altri ancora hanno affermato che se un giorno il Califfato dominerà in Egitto sfingi e Piramidi spariranno.