Salvini vuole che Draghi si schieri per il nucleare: "Pd e M5s frenano lo sviluppo del paese"
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Salvini vuole che Draghi si schieri per il nucleare: "Pd e M5s frenano lo sviluppo del paese"

Il capo della Lega è ormai un piazzista del nucleare. E chissà per quali motivi nobili. Ma bisogna investire in rinnovabili

Salvini vuole che Draghi si schieri per il nucleare: "Pd e M5s frenano lo sviluppo del paese"
Matteo Salvini
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6 Gennaio 2022 - 18.34


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Ormai è diventa un piazzista del nucleare e per farlo – come al suo solito – fa propaganda facendo credere ai beoti che pendono dalle sue labbra lucciole per lanterne.

“Asse Pd 5 stelle per frenare lo sviluppo del Paese e far pagare agli Italiani le bollette più care d’Europa. I reattori attivi nel mondo sono ormai ben 542, oltre 100 solo in Europa, oltre 50 solo in Francia. Draghi con chi sta?

Col passato o col futuro?”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

E poi ha proseguito: “Nel report di Bank of America sul caro energia (luce e gas) nel 2021-2022, gli italiani sono fra quelli che subiranno la stangata peggiore, quasi 1.000 euro in più a famiglia, con i rincari più alti in Europa nel 2022. Il governo deve intervenire subito e con più miliardi, e occorre subito investire di più sul gas e sulla ricerca sul nucleare pulito e di ultima generazione. Non possiamo permetterci i No ideologici di Letta e di certa sinistra”.

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Rotta (Pd): “Il nucleare non c’entra con il caro bollette”

Salvini gioca sulla pelle dei cittadini e dei rincari dei prezzi. Il nucleare non è il presente e non risolve problema di oggi sull’approvvigionamento energetico. Nel frattempo sulle scorie di ieri Salvini gioca al ‘non nel mio giardino’. Che credibilità può avere? il futuro dell’Italia sono le rinnovabili”. 

Lo afferma Alessia Rotta (Pd), presidente della commissione Ambiente della Camera, che replica al leader della Lega secondo cui “Pd e M5s frenano lo sviluppo” del Paese.

 “In primo luogo – sottolinea – è sbagliato ideologizzare il tema. A bocciare il nucleare sono infatti fattori tecnici: i tempi di realizzazione molto lunghi, i costi di produzione più elevati del rinnovabile, i rischi sempre presenti di incidente. Resta poi il problema delle scorie. Per questo il nucleare non può essere il futuro, come dimostra anche il caso della Germania che ha appena avviato lo spegnimento delle ultime tre centrali.

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Al contrario – conclude Rotta – l’Italia deve investire subito e molto di più nelle energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, specialmente delocalizzato su tetti privati e pubblici ed è su questo che dovrebbero concentrarsi i bonus. Questo è il futuro, quello che Salvini non vuole”.

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