L'allarme di Guterres: "Gli accordi sul clima ad alto rischio fallimento"
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L'allarme di Guterres: "Gli accordi sul clima ad alto rischio fallimento"

Anche il premier Draghi d'accordo on il segretario dell'Onu: "Stiamo venendo meno alle promesse"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres
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17 Settembre 2021 - 17.59


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L’allarme è chiaro ma, purtroppo, le parole non bastano:  “Il mondo è su un percorso catastrofico verso 2,7 gradi di riscaldamento globale. C’è un alto rischio di fallimento della Cop26. E’ chiaro che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, abbiamo bisogno di più ambizione in materia finanziaria, di adattamento e mitigazione”.

Parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Anche Draghi preoccupato – Con l’accordo di Parigi “ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa”.
Lo ha detto il premier Mario Draghi, aggiungendo: “Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo, con conseguenze catastrofiche”.

“Effetti cambiamenti chiari, da Venezia alle Alpi” – “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato – ha ricordato il premier in un videomessaggio al Forum delle Maggiori Economie sull’energia e il clima promosso da Biden – Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all’Australia. E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti. L’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi. Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni Paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa”.

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“Attenti ma no ad aumento costo sociale transizione” – “Dobbiamo sederci insieme e ragionare molto attentamente a livello europeo. Nessuno di noi è disposto ad aumentare il costo sociale di questa transizione ecologica e ambientale ma allo stesso tempo nessuno di noi è disposto a ignorare le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici”.

È quindi “opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”, conclude il report.

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